Sgomberata con la forza a Montanara una villa confiscata alla mafia

CURTATONE – Sgombero forzoso stamani a Montanara di una villa confiscata alla mafia. L’immobile, in gestione all’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), è ubicato in un’area residenziale ed appartiene a un imprenditore condannato nel processo Pesci sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Mantovano.

Lo sgombero ha richiesto l’azione di coordinamento della Prefettura e l’intervento delle Forze di Polizia, a fronte del rifiuto degli occupanti – senza ormai alcun titolo a permanere – all’abbandono spontaneo dell’immobile. Si tratta di un nucleo familiare molto conosciuto in paese con tre figli, di cui due minori. Nei confronti degli occupanti, il Tribunale di Brescia ha disposto la confisca del bene, confermata in tutti i gradi di giudizio. Sarà il comune ad occuparsi di eventuali bisogni alloggiativi temporanei.

Il Prefetto di Mantova Gerlando Iorio, dopo attento approfondimento in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e nell’ambito di un’apposita riunione di coordinamento con il Questore, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, i rappresentanti dell’ANBSC e del Comune di Curtatone, onde evitare eventuali gravi pregiudizi a persone in potenziale condizione di vulnerabilità, ha disposto l’impiego della forza pubblica per l’intervento di recupero definivo dell’immobile.

La sinergia inter-istituzionale, che ha coinvolto anche il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e l’Agenzia territoriale di emergenza-urgenza, ha consentito di condurre a compimento le attività in piena sicurezza, senza alcuna criticità.

Il Prefetto di Mantova, nel ringraziare il Questore per l’attenta pianificazione operativa condotta in sede di tavolo tecnico, le Forze di Polizia, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, l’Amministrazione comunale di Curtatone e tutti gli altri attori coinvolti nell’operazione per il supporto fornito all’ ANBSC, ha espresso piena soddisfazione per il ripristino delle condizioni di legalità che consentiranno di adibire l’immobile, esperite le ultime formalità della procedura di destinazione, a fini di utilità sociale, così come stabilito dall’ordinamento.

In questa prospettiva sono in corso interlocuzioni con il Sindaco del comune di Curtatone per la predisposizione condivisa di progettualità di rilevanza sociale da perseguire con la necessaria rapidità per non vanificare, tra l’altro, gli sforzi compiuti per recuperare e sottrarre l’immobile alla criminalità organizzata.