MANTOVA – Le festività natalizie sono alle porte e, tra le chiusure fisiche dei negozi e le limitazioni negli spostamenti, sono aumentati esponenzialmente gli acquisti sul web tramite la moneta elettronica per doni e regali.
Con essi tuttavia sono anche aumentati i reati di truffa online, frode informatica e accesso abusivo a sistemi telematici.
In tutto sei i casi al momento scoperti dall’inizio del mese. Volendo tracciare il profilo dei responsabili: cinque sono di origine campana ed un romano; hanno quasi tutti precedenti di polizia specifici e l’età varia tra i 20 ed i 30 anni.
Le vittime invece, tutte residenti nella provincia di Mantova, hanno sfruttato le potenzialità del web chi per comprare una marmitta da competizione chi per rinnovare la polizza assicurativa. Tuttavia, a fronte del versamento di caparre o delle intere somme richieste, oltre a non ricevere nulla hanno perso le tracce dei venditori truffaldini. I carabinieri, in merito alle compravendite sui portali di ecommerce da parte di privati, consigliano di diffidare da oggetti proposti con prezzi eccessivamente vantaggiosi e di valutare sempre il feedback ed il numero di transizioni attive.
Non mancano poi i casi delle vittime ignare di phishing che si ritrovano nei propri estratti conto delle transazioni finanziarie mai svolte. Anche qui gli ammanchi sono variegati: i malviventi più spregiudicati hanno riversato somme importanti (fino a 5000 euro) su conti intestati a prestanome per poi prosciugarli rapidamente, mentre altri hanno effettuato piccoli prelievi o ricariche telefoniche per tentare di non destare troppi sospetti. L’unica certezza è che in precedenti pagamenti e circostanze i malcapitati abbiamo inconsapevolmente comunicato i dati di accesso ed i codici dispositivi del proprio conto corrente o della carta di credito. E’ quindi opportuno ricordare a tutti che gli istituti bancari non chiedono mai, di iniziativa, i codici di accesso e di sicurezza per operare sui propri conti correnti.
Fermo restando che la migliore arma è la prevenzione, si raccomanda di procedere sempre alla denuncia presso le Stazioni Carabinieri poiché, ancorché le indagini sono complesse e richiedono tempo per tracciarne i relativi flussi finanziari, è quasi sempre possibile risalire agli autori ed evitare che altri onesti cittadini possano ricadere in queste fastidiose trappole.
I vari responsabili sono stati denunciati dalle Stazioni Carabinieri alle Procure della Repubblica competenti per territorio.