Si allontana la zona gialla per la Lombardia: pesa l’errore che ha portato in “rossa”. I commercianti: “una beffa”

Lombardia in zona arancione: ecco cosa si può fare

MANTOVA – Ore decisive per la collocazione della Lombardia la prossima settimana in zona arancione o in zona gialla. La conferma arriverà soltanto al termine della consueta “Cabina di regia”, convocata per oggi. I dati degli ultimi sette giorni lascerebbero intravedere una zona gialla per la Lombardia ma a bloccare probabilmente il passaggio c’è l’errore dei dati che hanno portato la settimana scorsa la regione in zona rossa.
L’ordinanza con cui il ministro della Salute Roberto Speranza il 23 gennaio aveva messo la Lombardia in giallo, prevede espressamente all’articolo 2 una validità di quindici giorni. Quindi è assai probabile che anche la prossima settimana la Lombardia rimanga  “arancione” per tornare “gialla”, se i dati dei contagi rimarranno bassi, il 7 febbraio.
La questione, comunque, è in fase di discussione proprio in queste ore. E non è escluso che qualora la decisione finale sia “arancione” non si scateni l’ennesima querelle tra Milano e Roma.

I COMMERCIANTI: UNA BEFFA UN’ALTRA SETTIMANA IN ARANCIONE 

La possibilità che la Lombardia resti in zona arancione ancora una settimana ci sembra francamente una beffa”. Confcommercio Mantova l’eventualità di un mancato ritorno in zona gialla a seguito del monitoraggio previsto nella giornata di oggi dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Come abbiamo già sottolineato – dichiara il presidente dell’associazione Ercole Montanari – il ritorno in zona gialla dovrebbe avvenire il prima possibile, se i numeri lo consentono, per garantire almeno un briciolo di certezza e di possibilità di programmazione alle attività commerciali. Passaggio che, in questo caso, potrebbe non verificarsi per una questione puramente formale: non sarebbero cioè trascorse le canoniche due settimane dall’ultimo cambio di colore”.
“Nessuno vuole mettere in secondo piano le esigenze sanitarie – conclude il numero uno di Confcommercio Mantova – in questo caso, però, alla luce di numeri aggiornati, non tornare in zona gialla solo per una questione di rigidità della burocrazia ci apparirebbe, francamente, poco opportuno ed uno schiaffo per quelle tante attività già allo stremo. Attività per le quali ogni giorno di chiusura fa, davvero, la differenza”.