Siccità, a maggio si deriveranno dal Garda 40 mc/sec di acqua: dimezzata la portata delle concessioni dei Consorzi

La Diga di Salionze

MILANO – Per tutto il mese di maggio sarà derivata dal Lago di Garda verso il Mincio, attraverso la Diga di Salionze, una media di 40 metri cubi di acqua al secondo. Entro questo limite i Consorzi di bonifica potranno poi autogestirsi: ci potranno ad esempio essere giorni, in concomitanza con le piogge ma non solo, in cui potranno decidere di rilasciare meno acqua per le irrigazioni dei campi e altri in cui potranno rilascerne un quantitativo maggiore.
E’ quanto concordato oggi pomeriggio in Regione durante il tavolo tecnico sulla situazione del Lago di Garda in cui si è recepito il piano già elaborato dal Consorzio Mincio presieduto da Massimo Lorenzi, che oggi si è confrontato con gli assessori regionali Massimo Sertori ( Utilizzo risorsa idrica), Alessandro Beduschi (Agricoltura) e Barbara Mazzali (Turismo) oltre che con l’assessore delle Regione Veneto Gianpaolo Bottacin e con il vice presidente della Provincia Autonoma di Trento Mario Tonina.
E’ lo stesso Lorenzi a spiegare che “quest’anno si deriverà il 10% di acqua in meno rispetto al 2022 quando avevamo già diminuito del 35-40% rispetto ai quantitativi delle nostre concessioni”.
Il tavolo si aggiornerà la prima settimana di giugno per definire come affrontare il proseguo dell’irrigazione.
“È continuo il monitoraggio del lago di Garda per proseguire in una gestione attenta e condivisa dei livelli, atta a contemperare le esigenze agricole con quelle del comparto turistico. Questo forte coordinamento delle Regioni rivierasche consentirà lo sviluppo di una stagione turistica sul lago di Garda senza nessuna criticità” si legge in una nota congiunta diffusa da Regione Lombardia che in mattinata aveva invece ospitato il tavolo regionale sulla crisi idrica con gli assessori Sertori, Beduschi e Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi Verdi).
Da questo vertice è emerso che la disponibilità di acqua in Lombardia, pur mantenendo livelli inferiori alle medie storiche, è migliorata rispetto a un mese fa, grazie all’apporto di piogge e nevicate, oltre alla decisione di rinviare l’avvio della stagione irrigua per consentire il riempimento dei bacini. rispetto allo ‘storico’ del periodo, permane una situazione di deficit pari al 43,7 %. In particolare un mese fa mancava il 60% della risorsa. Rispetto a un anno fa, invece, appare oggi complessivamente meno grave, con l‘eccezione dei bacini del Garda e del Serio.
“Andiamo avanti a immagazzinare acqua nei laghi e nelle dighe e, nei prossimi giorni, decideremo quando iniziare la stagione irrigua e quindi l’erogazione valutando le esigenze delle singole realtà territoriali” hanno dichiaraton i tre assessori regionali.