Crisi idrica sempre più grave. Oggi il livello del Lago di Garda si attestava sui 79 cm. sullo zero idrometrico e la derivazione nel Mincio è stata mantenuta 65 mc/s.
Una quantità di acqua che però non basta. Nel comprensorio in Sinistra Mincio si sono registrate difficoltà di approvvigionamento nella zona sud-est, tra Roncoferraro e Ostiglia, per i terreni irrigati con il canale Molinella. “Quest’ultimo attraversa infatti la zona di Marmirolo e di Roverbella tipiche per i Prati stabili i quali necessitano di una notevole quantità di acqua. Quando arriva verso la fine del suo corso e quindi nell’area del Sinistra Mincio l’acqua a disposizione è molto poca” spiega la presidente del Consorzio Territori del Mincio Elide Stancari.
Migliore ma certo non ottimale è la situazione per i terreni sottesi al canale Tartagliona che attraversa Roncoferraro. Si sta cercando di recuperare acqua dai fossi di scolo in modo da alimentare per quanto possibile quelli irrigui di una parte della zona di Ostiglia attualmente in asciutta.
Nel comprensorio in Destra Mincio al momento risultano in funzione gli impianti idrovori compresi quelli ubicati sul Fiume Oglio seppure con livelli idrometrici ancora molto bassi.
“Possiamo derivare dal Garda fino a un’altezza del lago di 60 centimetri sullo zero idrometrico e quindi dal momento che, un giorno di irrigazione corrisponde a un centimetro del Garda, possiamo farlo ancora per una ventina di giorni -prosegue la presidente Stancari – poi dovremo confrontarci con la Comunità del Garda per capire se ci sarà la possibilità di andare oltre, riuscendo però a tener presenti sia le necessità del lago che quelle dell’agricoltura”.
“Nonostante questa situazione davvero difficile noi che deriviamo dal Mincio siamo quelli messi meglio in tutta Italia e ciò grazie alla gestione parsimoniosa dell’acqua che da tempo ormai riusciamo a fare ma anche perchè noi deriviamo per soli cinque mesi all’anno mentre gli altri derivano tutto l’anno. Ovviamente questo ci preclude la possibilità di alcune colture come quelle orticole”.
Intanto oggi l‘Osservatorio Permanente sugli utilizzi della risorsa idrica nel Distretto del fiume Po ha stabilito il passaggio dal ‘livello medio’ di severità idrica allo ‘stato di severità idrica alta’“. Ad annunciarlo è stato Massimo Sertori, assessore della Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni ed Energia.
“In questo contesto, l’Autorità di Bacino ha proposto una diminuzione dei prelievi irrigui in tutto il bacino del Po, rilasciando maggiori quantitativi di acqua per far fronte alle necessità potabili. La proposta dell’Autorità prevede di limitare le derivazioni in atto di almeno il 20%, mantenendo inalterati i rilasci dei grandi laghi, oppure di limitare il prelievo alle sole ore notturne” spiega Sertori
“In relazione alla Lombardia considerato che al momento non si rilevano problemi all’acqua potabile in modo diffuso, stiamo concentrando gli sforzi per cercare di preservare – spiega continua l’assessore- la prima stagione irrigua e quindi il primo raccolto. L’accordo raggiunto con i gestori idroelettrici è volto a mettere a disposizione acqua per coprire almeno 10 giorni di irrigazione”.
“Prendiamo atto – afferma l’assessore – e capiamo le necessità rappresentate anche all’interno dell’Osservatorio circa la parte bassa del Po, la problematica del cuneo salino e tutte le conseguenze negative. Proprio per questo – conclude Sertori – riteniamo indispensabile e urgente un confronto delle Regioni con il Governo, per arrivare a un utilizzo ottimale della poca risorsa acqua disponibile, al fine di contenere al massimo gli inevitabili danni”.
Sul problema siccità è intervenuto anche il governatore Attilio Fontana che ha dichiarato: “In Conferenza delle Regioni sottolineerò la necessità di mantenere un equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo con quelle legate all’utilizzo civile dell’acqua. Non devono esserci sofferenze né da una parte né dall’altra. Sarà un equilibrio difficile da trovare, ma faremo di tutto per evitare problemi maggiori”.
“Per questi motivi – ha aggiunto – invito i cittadini lombardi a fare uso parsimonioso di un bene prezioso come l’acqua, evitando gli sprechi e quindi facendo la propria parte per quanto concerne gli utilizzi di tipo civile”.
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