Sicurezza sui luoghi di lavoro, Cisl: “introdurre patente a punti per le imprese”

Sicurezza sui luoghi di lavoro, Cisl:

MANTOVA – Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: la Cisl chiede la patente a punti per qualificare le imprese e legarne il rating agli appalti, per valorizzare le imprese virtuose e punite quelle inadempienti.
E’ quanto emerso stamani durante l’attivo dei rappresentanti salute e sicurezza della Cisl territoriale nella sede del sindacato di via Torelli a Mantova.
Una giornata di lavoro per l’aggiornamento, il potenziamento e il rafforzamento delle competenze e delle conoscenze rispetto alle novità normative; in particolare, sulla figura cogente del preposto, il cui ruolo non è più lasciato all’indeterminazione, ma bensì è divenuto un obbligo che le aziende devono attuare e comunicare agli Rls. Altro tema trattato, è l’assegnazione delle attività preventive e di controllo, da parte delle Dtl, in tema di salute e sicurezza; il cui organico ha subito troppi tagli negli anni, così com’è avvenuto negli organi ispettivi dell’Ats.

Inoltre, l’incontro è servito per mettere a fuco le criticità nelle aziende in tutto il territorio nazionale, lombardo e provinciale. Infatti, nelle province lombarde si registra, rispetto al quadrimestre 2021, un andamento peggiore: Milano (18.739; +78,6%), Brescia (7.484; +73,4%), Monza-Brianza (3.785; +64,5%); Mantova (2.034; +35%) VEDI ANCHE: Cisl, allarme infortuni sul lavoro: +35% nel Mantovano in 4 mesi, triplicati quelli mortali)

Il dato regionale indica che nelle attività manifatturiere si verifica una parte rilevante degli infortuni (5.434 denunce nel primo quadrimestre), ma sono le attività del settore “Sanità e assistenza sociale” che ancora segnano un picco nell’andamento infortunistico, con 7.175 denunce, pari a un aumento del 189% rispetto al dato del quadrimestre 2021 (2.482).

La Cisl insieme ai suoi delegati ha ribadito che serve un cambio di passo nella gestione delle attività di prevenzione e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Si è ribadito che occorre attuare tutte le misure necessarie previste nella programmazione regionale e sancite nella normativa, rispetto ad un’urgente e rafforzata attività ispettiva, di controllo e di sanzione, alla formazione obbligatoria, che deve coinvolgere anche i datori di lavoro, alla valorizzazione e partecipazione di tutte le figure sindacali e datoriali in azienda per migliorare i modelli di gestione dei rischi e la prevenzione degli infortuni. Così come serve il coinvolgimento degli Rls e Rlst nelle fasi ispettive e di controllo, da parte degli organi ispettivi. Inoltre, non più procrastinabile l’utilizzo delle risorse destinate obbligatoriamente alla prevenzione, anzitutto rafforzando i servizi preposti al controllo aumentandone gli organici e si sviluppino percorsi formativi in materia di sicurezza e prevenzione già a partire dalla scuola, anche per attrarre i giovani nei corsi universitari per le professionalità della prevenzione di cui in Lombardia c’è estremo bisogno.