Sindaco commosso dopo l’addio di due giorni fa delle Sacramentine a Pegognaga

PEGOGNAGA – Le lacrime del sindaco per il definitivo ritorno delle Sacramentine in Casa Madre a Bergamo sono la misura di quanto siano amate a Pegognaga queste donne consacrate, che per ininterrotti 85 anni hanno esplicato con generosità incomparabile attività educativa, aggregativa, assistenziale, formativa ed ovviamente di apostolato cristiano, senza mai esternare una lamentela o avanzare una legittima richiesta. La superiora suor Catalda Bisignano e le due consorelle suor Graziana Bonanno e suor Anna Capiluppi hanno lasciato il paese nel pomeriggio di giovedì, accompagnate dalla madre provinciale suor Gabriella Grassi e dalla ex superiora di Pegognaga suor Maura Belloli, giunte appositamente da Bergamo per supportarle nel distacco dalla comunità del Basso Mantovano. Evento decisamente emotivo.
Tant’è che il sindaco Matteo Zilocchi, accompagnato dal vice Antonio Lui e dall’assessore alla cultura Silvia Scarduelli, nel momento di consegnare l’attestato di benemerenza alle Sacramentine, si è lasciato prendere da una forte emozione che gli ha impedito di leggerne scorrevolmente la motivazione “L’Amministrazione Comunale sentitamente ringrazia le Suore Sacramentine per la passione educativa, l’attenzione ai più deboli, l’amore profuso attraverso la preghiera e il lavoro quotidiano in tutti questi anni a servizio della nostra comunità”.

Commozione giustificata dal fatto che Zilocchi fa parte delle tante generazioni che, avendo frequentato la scuola materna, hanno avuto modo di conoscere dolcezza e cura amorosa delle educatrici consacrate a Cristo, alle quali sono molto legate nonne e madri, padri compresi.
Il parroco don Flavio Savasi ha infatti sottolineato «quanto profondo sia il bene profuso dalle Sacramentine con le loro opere e persino la loro sola presenza». Ha quindi fatto dono a ciascuna di un artistico quadro della Sacra Famiglia e un album con le foto delle loro attività. E’ stata una cerimonia improvvisata d’iniziativa dello stesso parroco e delle autorità comunali, alla quale ha aderito un gruppo di pegognaghesi, informati col classico passaparola che nel pomeriggio le suore avrebbero lasciato Pegognaga. In realtà era intenzione delle tre religiose di partire in umile silenzio «senza disturbare nessuno, perché ciascuno è preso dai propri impegni».
Ma la sordina alla loro partenza avrebbe reso meno condivisibile da parte della comunità il definitivo distacco. Giustamente il gruppo che ha avuto modo di salutarle, ha saputo interpretare la riconoscenza di tutta la popolazione. Distacco davvero amaro, a fronte della speranza che le tre suore potessero rimanere fino al giorno della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale. Tutte tre hanno promesso che saranno comunque presenti all’evento. E’ ciò che auspicano e insieme dubitano i pegognaghesi, visto che ciascuna suora ha raggiunto una località diversa: suor Catalda ai Celestini, comunità gestita dalle Sacramentine nei dintorni di Bergamo, suor Graziana a Cantù e suor Anna, unica, in casa madre.

Riccardo Lonardi  

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