Slitta per questa settimana l’invio delle dosi di AstraZeneca in Italia.
L”arrivo di 134mila dosi del vaccino previsto giovedì scorso è stato annullato per motivi logistici a causa della sospensione precauzionale delle somministrazioni del siero che era stata disposta nei giorni scorsi. Con la ripartenza delle somministrazioni del vaccino di Oxford – viene precisato dalla struttura Commissariale di Francesco Figliuolo – il carico verrà recuperato il prossimo 24 marzo e si sommerà alle altre 145 mila dosi ancora previste per quel giorno: saranno recapitate in tutto 279mila dosi.
Intanto si apprende che saranno ancora lunghi i tempi prima che l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) concluda la revisione del vaccino russo anti-Covid Sputnik V.
Lo ha sottolineato in un’intervista al quotidiano ‘Berliner Zeitung’ Kirill Dmitriev, ad del Fondo russo di investimenti diretti (Rdif), che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del vaccino.
“Se sarà approvato – probabilmente dopo giugno – potremo consegnare 100 milioni di dosi a 50 milioni persone nell’Ue entro tre, quattro mesi”, ha dichiarato Dmitriev. La Russia si aspetta che, dopo l’Ungheria, altri Paesi dell’Ue approvino il vaccino a prescindere dalla valutazione dell’Ema. L’ad del fondo sovrano russo, che è responsabile della distribuzione internazionale del vaccino, ha spiegato che negli Stati che daranno via libera al vaccino le prime dosi potrebbero arrivare già il mese prossimo.
“Ora aspettiamo una delegazione dell’Ema a metà aprile e speriamo che la decisione sullo Sputnik V sia puramente scientifica, non politica”, ha aggiunto. Dmitriev ha quindi confermato i piani di produrre il vaccino in Germania e in altri Paesi europei.