Soncini (Uil): “Sicurezza e chiarezza per dare slancio alla ripresa”

Paolo Soncini della Uil

MANTOVA – In questa prima e delicata fase di riapertura per la UIL è necessario che per lavoratori e imprese ci siano certezze. “Il sindacato – spiega Soncini – fin dall’inizio della crisi sanitaria si è adoperato con il governo per sottoscrivere i protocolli sulla sicurezza e la tutela del lavoratore, inserendo ogni tipo di misura per contenere il Covid-19”. La UIL sottolinea anche il grande impegno dei propri rappresentanti delle Rsu e ed Rls nelle aziende mantenute aperte e in quelle in fase di riapertura; un controllo rigoroso ma più difficile in quelle realtà non sindacalizzate dove è più difficile segnalare anomalìe. Per Soncini serve anche ribadire un concetto: “la chiusura reale e completa non c’è stata, lo confermano le circa 1600 richieste di deroga in autocertificazione presentate alla Prefettura per rientrare nelle filiere dei codici Ateco”. Diverso è il fronte degli ammortizzatori sociali: a Mantova e provincia tra le 4800 e le 5000 aziende ne hanno fatto richiesta, coinvolgendo quasi 60.000 lavoratori; i settori maggiormente interessati sono stati tessile, meccanico, Edilizia/Legno, Commercio e Turismo Nel mondo dell’artigianato invece abbiamo un migliaio di imprese che hanno attivato la richiesta di FIS (Fondo integrazione salariale). Per Soncini rimane anche un’altra preoccupazione: “vogliamo infine lanciare l’allarme sul difficile accesso alla liquidità da parte delle banche dovuta anche alla richiesta di 19 documenti che ogni azienda deve produrre, costituendo un problema ulteriore durante questa dura fase”. La Uil ritiene che la pandemia ci abbia fatto scoprire che siamo in ritardo su tutto: ecco perché bisogna mettersi assieme per ridisegnare un nuovo Paese, fondato sulla solidarietà e lo sviluppo e bisogna farlo in fretta, perché tutto il mondo è stato colpito e chi ne uscirà prima, più velocemente e con le idee più chiare avrà un ruolo importante nel prossimo futuro.