Sostenere i comuni mantovani confinanti con altre regioni: venti sindaci scrivono a ministri, governatori e Anci

Sostenere i comuni mantovani confinanti con altre regioni: venti sindaci scrivono a ministri, governatori e Anci

MANTOVA – Ci sono ben venti sindaci mantovani tra quelli che hanno firmato il documento. da inviare a Governo, presidenti delle Regioni Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, Anci e Upi (Unione Province Italiane) per chiedere che si riconosca finalmente la situazione di grande difficoltà in cui vivono i cittadini residenti in un comune di una regione confinante con un’altra regione. Difficoltà, che perdurano fin dall’inizio della pandemia, e che hanno fortemente penalizzato, sia in ambito economico sia in termini di relazioni tra persone divise da pochi chilometri.
I primi cittadini chiedono quindi:

  • prevedere la possibilità di spostamenti delle persone entro un limitato raggio chilometrico o, in alternativa, da/verso Comuni confinanti e collegati, indipendentemente dalla Regione di appartenenza e dalla dimensione dei Comuni,
  • eventualmente previo accordo tra i Comuni medesimi e le Regioni di appartenenza, con la supervisione delle Prefetture competenti; la valutazione dovrà essere operata alla luce dell’andamento epidemiologico dei territori interessati;
  • agevolazioni fiscali e/o ristori per le attività economiche più colpite aventi sede nei Comuni confinanti e collegati con altra Regione e che dimostrino di essere state particolarmente penalizzate da questa situazione, prendendo quindi a riferimento non tanto i codici attività ATECO e il periodo di chiusura degli esercizi, quanto piuttosto l’effettivo calo di fatturato riscontrato negli ultimi mesi.

I sindaci mantovani firmatari sono quelli di Borgo Carbonara Lisetta Superbi, Castelbelforte Massimiliano Gazzani, Dosolo Pietro Bortolotti, Gonzaga Elisabetta Galeotti, Marmirolo Paolo Galeotti, Moglia Simona Maretti, Monzambano Giorgio Cappa, Ostiglia Valerio Primavori, Poggio Rusco Fabio Zacchi, Pomponesco Giuseppe Baruffaldi, Ponti sul Mincio  Massimiliano Rossi, Quistello Luca Malavasi, Roverbella Mattia Cortesi, San Giacomo delle Segnate Giuseppe Brandani, San Giovanni del Dosso Angela Zibordi, Sermide e Felonica  Mirco Bortesi, Suzzara Ivan Ongari, Viadana Nicola Cavatorta, Villimpenta Fabrizio Avanzini, Volta Mantovana Luciano Bertaiola.
Con loro hanno firmato il documento altri 47 sindaci delle province di Piacenza, Cremona, Lodi, Parma e Reggio Emilia.

Ecco il testo integrale del documento:

OGGETTO: Situazione dei Comuni confinanti con altra Regione e proposte in merito

I sottoscritti Sindaci di Comuni delle province di Piacenza, Cremona, Lodi, Parma, Reggio Emilia, Mantova, direttamente confinanti con Comuni di altra Regione,

CONSIDERATO CHE:

  • dall’inizio della pandemia connessa al Covid-19, e a tutt’oggi, uno degli aspetti più rilevanti posti in essere dal Governo centrale è il divieto di spostamento tra Regioni;
  • anche nell’ultimo DPCM del 14/01/2021 (art.1 comma 4) è previsto il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
  • sempre con riferimento all’ultimo DPCM del 14/01/2021, è prevista la possibilità di spostamenti, nei limiti indicati, per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini, ma solo per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia;
  • per determinate attività economiche (in primis, commercio e pubblici esercizi), ubicate in Comuni confinanti con altra Regione, tali restrizioni rappresentano una pesante discriminazione e stanno determinando gravissime ripercussioni in termini di mancato reddito, considerando le forti interazioni socio-economiche con realtà territoriali situate a pochi chilometri, ma in altra Regione;
  • oltre a quanto sopra, sempre per i medesimi Comuni, l’ubicazione in “zona gialla” o “zona arancione” della Regione di appartenenza determina l’esclusione di talune attività economiche dai benefici dei cosiddetti “ristori” previsti da Governo e Regioni, nonostante l’effettivo crollo delle vendite in considerazione della stretta dipendenza da clientela solitamente proveniente da zone confinanti di altra Regione;

VALUTATO CHE:

  • alla luce di quanto sopra e senza significativi cambiamenti, i nostri territori di confine risultano e risulteranno fortemente penalizzati, sia in ambito economico sia in termini di relazioni tra persone divise da pochi chilometri;
  • senza sottovalutare i rischi sanitari connessi all’epidemia Covid-19, ancora presente in una fase acuta, si rendono necessarie azioni urgenti per limitare le conseguenze negative per attività commerciali, che rischiano diversamente di chiudere per sempre i battenti, nonché per evitare la progressiva alimentazione di tensioni sociali dovute a perdite di posti di lavoro e a mancate relazioni tra le comunità confinanti;

CHIEDONO:

 di valutare ed attuare le seguenti proposte volte a ridurre gli impatti negativi della situazione sopra descritta relativa ai Comuni confinanti con altra Regione:

  • prevedere la possibilità di spostamenti delle persone entro un limitato raggio chilometrico o, in alternativa, da/verso Comuni confinanti e collegati, indipendentemente dalla Regione di appartenenza e dalla dimensione dei Comuni, eventualmente previo accordo tra i Comuni medesimi e le Regioni di appartenenza, con la supervisione delle Prefetture competenti; la valutazione dovrà essere operata alla luce dell’andamento epidemiologico dei territori interessati;
  • agevolazioni fiscali e/o ristori per le attività economiche più colpite aventi sede nei Comuni confinanti e collegati con altra Regione e che dimostrino di essere state particolarmente penalizzate da questa situazione, prendendo quindi a riferimento non tanto i codici attività ATECO e il periodo di chiusura degli esercizi, quanto piuttosto l’effettivo calo di fatturato riscontrato negli ultimi mesi.

Certi di un Vostro interessamento e ringrazio per l’attenzione, restiamo a disposizione per un confronto nel merito rispetto alle proposte presentata.

Distinti saluti