Sottopassi, ok del Consiglio senza voti contrari. Soddisfazione di Palazzi. Rossi critico: “il progetto coinvolge il Migliaretto”

Il progetto del sottopasso di Porta Cerese

MANTOVA –Il via libera al parere della conformità urbanistica dei sottopassi di Porta Cerese e Gambarara passa in Consiglio comunale a Mantova senza nemmeno un voto contrario. A favore hanno votato i consiglieri di maggioranza, del Gruppo misto e Pierluigi Baschieri di Forza Italia. Astenuti Stefano Rossi (Mantova Ideale) Eugenio Ancheschi, Andrea Gorgati e Tommaso Tonelli (Lega).
Il provvedimento votato ieri sera in aula consiliare è propedeutico per chiudere la partita procedurale della conferenza di servizi che, su istanza di Rfi, entro il 6 marzo darà il via libera definitivo ai due sottopassi.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO MATTIA PALAZZI 
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Mattia Palazzi che ha ricordato come: “il passaggio a livello di Gambarara chiude 46 volte al giorno. 21 volte dalle ore cinque alle ore dodici del mattino. 25 volte dalle ore dodici alle ore ventidue. Il passaggio a livello di Porta Cerese chiude 29 volte al giorno. 12 volte dalle ore cinque alle ore dodici del mattino. 15 volte dalle ore dodici alle ore ventidue e 2 volte dalle ore ventidue alle cinque.
Tutto questo significa ciò che ogni mantovano conosce: code, smog, attese spesso lunghe.
Da una vita a Mantova si parlava di fare i sottopassi. Se ne parlava, senza farli.
Adesso si fanno, li abbiamo voluti e ottenuti. Tra un anno esatto partono i due grandi cantieri, interamente finanziati da RFI, con 39 milioni di euro, e sono contento che anche parte dell’opposizione, Forza Italia, ha votato a favore, mentre Lega e Rossi, dopo aver dichiarato in aula che sono d’accordo sui sottopassi, si sono astenute”.

ROSSI: “UNA MODIFICA DEL PROGETTO INSISTE SUL MIGLIARETTO, DI PROPRIETA’ DELLO STATO. SI E’ VOTATO SENZA CHE NESSUNO NE FOSSE A CONOSCENZA”  

E Stefano Rossi spiega il perchè della sua astensione facendo riferimento ai documenti qui sotto pubblicati.

“Da questo documento si evince che c’è una modifica nel progetto esecutivo che riguarda il rondò in cui a sinistra sbuca via Donati. Argomento di cui nessuno aveva parlato prima. Tale modifica insiste sul sedime del Migliaretto che com’è noto è patrimonio statale. Il sindaco ha sostenuto che il Comune ha chiesto a Rfi di inserire nel progetto ciò che si vede sui disegni nel rondò in cui sbuca anche via Donati. E’ stato chiesto a RFI (tramite Net Enginnering) anche di stimare il costo delle opere. L’ingegneria è stata pagata da RFI, ma i lavori sono stati stimati in 1 milione di euro. Cifra che, eventualmente se verrà realizzato quanto indicato nei disegni, dovrà spenderla il Comune di Mantova perché non sarà finanziata da RFI. Rimane comunque il fatto che i consiglieri hanno votato un qualcosa che al momento non esiste, non rientra nei programmi di RFI, e che questa non finanzierebbe”. sostiene Rossi.

MURARI A ROSSI: “IL DEMANIO D’ACCORDO SULL’ESPROPRIO DELL’AREA”  RIBADITA ANCHE L’IPOTESI DI UNA BRETELLINA DAL RONDO’ DI VIA DONATI AL CAMPO SCUOLA. SAREBBE A CARICO DEL COMUNE   

Alle criticità sollevate dal consigliere di Mantova Ideale ha risposto l’assessore alla pianficazione territoriale Andrea Murari che dichiara “Parte delle aree interessate dal nuovo progetto in corrispondenza della rotatoria di via Parma-Donati, insistono su suolo di proprietà del Demanio dello Stato. L’agenzia del Demanio infatti è stata chiamata ad esprimersi in conferenza di servizi e non ha espresso alcuna opposizione all’esproprio dell’area. Nel suo parere, ha puntualizzato che le aree espropriate, ma anche temporaneamente occupate dal cantiere, andranno indennizzate, cioè pagate. E aggiunge la richiesta di espropriare tutte le aree che risulteranno intercluse dall’intervento. RFI dovrà quindi semplicemente stimare il valore dell’indennità e per poi procedere all’esproprio, condiviso appunto con l’agenzia del Demanio”.
“Il sindaco in consiglio comunale ha fatto riferimento ad una soluzione progettuale, che ha chiesto di progettare a RFI, che aggiungerebbe una bretellina che colleghi direttamente la rotatoria all’altezza di via Donati con via Learco Guerra all’altezza del Campo scuola. La bretellina non verrebbe comunque realizzata da RFI perché non direttamente connessa alla soppressione del passaggio a livello. Le risorse per la bretellina nel caso si decida di realizzarla dovranno essere trovate successivamente dal Comune” conclude Murari.