MANTOVA – Prefettura e Questura di Mantova sono in attesa della circolari esplicative dal Ministero dell’Interno per chiarire soprattutto gli aspetti relativi alla mobilità delle persone alla luce del decreto ministeriale sul contenimento della diffusione del coronavirus di ieri sera.
Al momento dal Viminale non sono arrivati documenti, cosa che invece ha già fatto il Ministero degli Esteri per i lavoratori transfrontalieri, quelli quindi che per lavoro varcano il confine dello Stato. Ebbene la Farnesina scrive che le limitazioni del decreto non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro a patto che non si tratti di persone in quarantena o positive al virus. I transfrontalieri potranno quindi entrare e uscire dai territori interessati.
Pur trattandosi di due Ministeri diversi, la nota esplicativa della Farnesina è molto significativa, anche per quel che riguarda il libero ingresso e uscita delle merci dai territori interessati. Difficilmente infatti una nota esplicativa del Ministero degli Interni, sugli spostamenti dei lavoratori da una provincia a un’altra, potrà discostarsi da questa che è relativa addirittura al passaggio tra uno Stato e un altro.
CONFINDUSTRIA: “ATTENDIAMO I CHIARIMENTI MA INTANTO I LAVORATORI POTRANNO SPOSTARSI”
Sugli stessi argomenti intanto è intervenuta anche Confindustria Mantova con una lettera firmata dal presidente Edgardo Bianchi che, a proposito dell’indicazione a evitare spostamenti contenuta nel decreto, dichiara: “Tale indicazione deve ragionevolmente intendersi nel senso di consentire gli spostamenti da casa al lavoro o dal lavoro a casa dei dipendenti, così da assicurare la continuità produttiva nelle aziende. A valle di tale previsione interpretativa è sempre ragionevole – spiega il presidente – in attesa di chiarimenti definitivi sul punto, ritenere che se le attività lavorative possono e devono proseguire nell’interesse della salvaguardia dell’economia nazionale, le merci in entrata e in uscita dovranno poter continuare a circolare dentro e al di fuori delle zone indicate dal Decreto. Di conseguenza si ribadisce con chiarezza, in attesa di conferme al riguardo, che i lavoratori potranno spostarsi dal proprio luogo di residenza al luogo di lavoro e viceversa, giustificando, ove sottoposti a controllo da parte delle Autorità di Polizia, con tale ragione il loro spostamento all’interno delle zone indicate dal DPCM o in entrata e in uscita dalle stesse. Per quanto riguarda le merci, sempre in attesa di conferme in merito, il loro trasporto è normalmente accompagnato da documentazione di viaggio che rende certa l’origine, la destinazione e pertanto la connessione con comprovate esigenze lavorative.