MANTOVA – Un’attività senza sosta quella che la Polizia di Stato sta portando avanti per controllare quegli indebiti spostamenti dei cittadini che, incuranti delle disposizioni ministeriali per il contenimento del coronavirus, continuano a muoversi da una località all’altra costituendo così un rischio per la salute pubblica.
Gli agenti della Questura di Mantova negli ultimi giorni ha effettuato 350 controlli e elevato 40 denunce.
A queste si sommano quelle della Polizia Stradale di Mantova e del distaccamento di Ostiglia che hanno effettuato svariati controlli sulle strade come sull’Autostrada del Brennero.
In questo caso 288 i controlli effettuati e 10 denunce. Numero che potrebbe salire dopo un’ulteriore verifica delle autocertificazione. E qui le scuse addotte dalle persone denunciate sono in alcuni casi un vero inno alla fantasia, in altri all’incoscienza.
Si va dal pescatore tedesco che si stava recando sul lungolago di Mantova a pescare e diceva di non sapere nulla dei divieti nonostante fosse al termine di una vacanza di dieci giorni nella provincia virgiliana. Poi vi sono i quattro adulti con un bambino provenienti da Verona che si stavano recando a una festa di compleanno, un motociclista di San Giorgio fermato a Borgo Virgilio alla presunta ricerca di un farmacia, la prima disponibile, senza aver però mai assicurato la sua due ruote.
L’elenco si allunga con due aspiranti imprenditori di Modena che hanno addotto quale giustificazione per una percorrenza così lunga l’essere diretti a un incontro con il titolare di un ristorante di cui dovevano subentrare nella gestione. Peccato che il proprietario, contattato telefonicamente dagli agenti abbia negato l’incontro.
Infine un nottambulo fermato in centro a Mantova non solo senza alcuna motivazione ma oltretutto ubriaco. Per lui doppia denuncia quindi, per l’articolo 650 c.p che è quello relativo agli spostamenti non necessari e per il 186 cds, guida in stato di ebbrezza.
Complessivamente sono 233 le denunce effettuate sul territorio dopo l’entrata in vigore del decreto che vieta gli spostamenti non necessari