Stagione irrigua, il piano dei consorzi di bonifica: ad aprile -10% di acqua rispetto al 2022

La diga a Salionze dove è stato aumentato il deflusso dal garda verso il MIncio

MANTOVA – Nel pomeriggio di ieri si è tenuta in Prefettura la riunione del tavolo tecnico convocato per il monitoraggio della situazione idrica, dovuta al protrarsi di un periodo particolarmente siccitoso. A presiederla il Prefetto Gerlando Iorio. All’incontro hanno preso parte i referenti dell’Amministrazione Provinciale – Area Ambiente e Polizia Provinciale/ Protezione Civile, dell’Ufficio Territoriale di Regione Lombardia, di AIPo, dei Consorzi di Bonifica, nonché i rappresentanti degli enti di gestione del servizio idrico provinciale.
È stata effettuata un’analisi puntuale della situazione, con riguardo sia allo stato delle derivazioni concesse per uso irriguo in agricoltura – in vista dell’imminente avvio delle attività previsto per il 1° aprile – che a quello degli acquedotti che servono il territorio della provincia. Sul punto, sono state illustrate le fondamentali linee di intervento che gli enti di regolazione adotteranno per contrastare gli effetti negativi, principalmente impattanti sulla salubrità ambientale, derivanti dalla minor affluenza di acqua nel reticolo idrico provinciale per la scarsità di precipitazioni riscontrata nel trascorso periodo invernale. I Consorzi, per la parte di propria spettanza, hanno delineato le strategie di azione che intendono dispiegare per garantire l’acqua necessaria ai raccolti.

“La bacinizzazione del Garda è inferiore rispetto allo scorso anno – ha detto Massimo Lorenzi, presidente del Consorzio Territori del Mincio -, abbiamo presentato alla Prefettura un piano di riduzione dell’utilizzo della acqua del 10% rispetto all’aprile 2022, che già è stato un anno critico. Poi vedremo gli sviluppi, in base a quanto accadrà a livello di precipitazioni. Inoltre saranno effettuate le manovre necessarie, presso la diga di Salionze su ogni singola paratia delle tre esistenti, per centellinare al meglio la risorsa. Ogni consorzio poi gestirà l’acqua secondo le proprie necessità”.

Il Prefetto, nel raccogliere, nello specifico, quanto rappresentato dai referenti dei Consorzi di Bonifica ha confermato che lo sviluppo dello scenario verrà seguito con la massima attenzione: per prevenire fenomeni di abusivismo, estremamente pericolosi in un contesto che richiede particolare cautela nell’utilizzo dell’acqua, saranno effettuati approfondimenti in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per l’implementazione di dispositivi di controllo diffuso sul territorio.
Nel corso dell’incontro, il Prefetto ha ribadito la disponibilità, considerata l’eccezionalità del periodo, ad individuare percorsi di facilitazione, mediante la convocazione di conferenze di servizi dedicate, per il tempestivo superamento delle criticità che potrebbero interessare le attività di approvvigionamento e di distribuzione dell’acqua sul territorio: già in esito all’incontro di ieri, infatti, è stato direttamente interessato l’Ufficio Territoriale di Regione Lombardia per allineare alla data del 1° aprile l’avvio della stagione irrigua anche per le aree che insistono sull’asta del fiume Po, ricompresi negli ambiti di competenza dei Consorzi “Burana” e “Terre dei Gonzaga”.
Inoltre, al fine di incentivare l’adozione di buone prassi a tutela del patrimonio idrico e gestire adeguatamente eventuali scenari di crisi, il Prefetto – in analogia a quanto programmato in altri contesti provinciali – ha invitato i partecipanti all’incontro ad elaborare delle linee-guida per la gestione dell’emergenza idrica, in cui saranno articolate le misure progressive da adottare per rimuovere, o ridurre al minimo gli effetti della siccità sulle riserve idriche destinate al consumo civile, nel quadro degli interventi che saranno stabiliti dalla Regione.