Stato di agitazione anche tra i trasporti pubblici. Garaboldi (Filt Cgil): “Arrivano richieste di cassa integrazione”

MANTOVA – Il comparto della logistica e dei trasporti è fra quelli che per molti aspetti rientra ancora fra le attività essenziali. Si pensi al trasporto pubblico, che seppur ridotto prosegue, ma anche ai trasporti e alla logistica collegati a beni di prima necessità come alimentari, farmaceutici e via dicendo. Ma per il resto, spiega il segretario provinciale di Filt Cgil, Enzo Garaboldi, “il comparto si sta un po’ fermando perché si stanno fermando le attività attorno alle quali ruota, fatte salvo quelle considerate essenziali. Devo dire che per quanto riguarda l’adozione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro previste dai decreti emanati in questi giorni, tutte le aziende nelle quali abbiamo delegati e con cui siamo in contatto si sono adoperate per far rispettare il protocollo di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori”. La fermata delle attività non essenziali, dunque, ha portato a ruota, anche in provincia di Mantova, allo stop di quelle attività di trasporto e logistica direttamente collegate: “Ci stanno arrivando le richieste di cassa integrazione – spiega Garaboldi – e comunicazioni di utilizzo del fondo salariale, dove previsto”.
Rimane fermo il punto per Filt: il Decreto del Governo, firmato in data 22 marzo, tiene conto solo in misura parziale delle istanze che CGIL, CISL e UIL hanno posto: “molte attività non indispensabili sono state inserite tra quelle che possono continuare a lavorare. Così facendo si contraddice un principio per noi basilare, ovvero la salute e la sicurezza della persona, che sono prioritarie rispetto a qualsiasi altra esigenza”. Come prosegue il comunicato sindacale unitario di categoria: “solidarietà e responsabilità non possono essere solo dei lavoratori: valuteremo nei prossimi giorni, anche alla luce dell’effettiva riduzione delle attività lavorative richieste da CGIL CISL UIL, l’apertura di uno stato di agitazione azienda per azienda delle persone che rappresentiamo”.

 

 

 

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