Stop dell’Europa a decreto che paragona stalle a fabbriche. Nel mantovano salve 1.300 aziende

MANTOVA – La votazione a larghissima maggioranza (36 voti a favore, 2 contrati, 8 astenuti) della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo per escludere gli allevamenti bovini dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali e non gravare con ulteriori oneri gli allevamenti di suini e pollame nel nuovo regolamento Ue “salva” complessivamente quasi 1.300 stalle in provincia di Mantova: poco più di 800 nel settore bovino (carne, latte, misto), quasi 400 realtà suinicole e una settantina di allevamenti avicoli, secondo le elaborazioni di Coldiretti Mantova su cifre della Banca Dati Nazionale della Zootecnia.

“È una grande vittoria sindacale di Coldiretti, che per prima aveva evidenziato e denunciato l’assurdità scientifica di paragonare le stalle alle fabbriche e aveva per questi motivi avviato una campagna di sensibilizzazione che tutela il Made in Italy in un settore chiave come quello agroalimentare”, commenta Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova.

Equiparare gli allevamenti, anche di piccole/medie dimensioni, alle attività industriali, – continua Coldiretti – appare ingiusto e fuorviante rispetto al ruolo che essi svolgono nell’equilibrio ambientale e nella sicurezza alimentare in Europa.

Dobbiamo accompagnare gli sforzi delle imprese agricole nel percorso verso una maggiore sostenibilità – invita il presidente Carra – senza gravare con ulteriori oneri sugli allevamenti di suini e pollame, ma riconoscendo che il settore zootecnico è, su scala globale, il comparto che già registra le migliori performance in termini di impatto ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici”.

“Il voto della commissione Agricoltura europea che di fatto evita un folle paragone tra gli allevamenti bovini e le industrie in tema di emissioni è un atto di giustizia per le quasi 15.000 stalle lombarde, sulle quali pesava un assurdo paragone con le fabbriche che rischiava di comprometterne il futuro, a vantaggio di Paesi che adottano standard certamente meno restrittivi di quelli italiani e che non vedono l’ora di aggredire il nostro mercato agroalimentare”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, commentando l’esito del voto della commissione Agricoltura dell’Eurocamera, in merito alla proposta di revisione della Direttiva sulle emissioni industriali.

“La commissione Agricoltura – prosegue l’assessore Beduschi – ha preso una decisione di buon senso, che ora deve essere ribadita anche in sede di commissione Ambiente, scongiurando ciò che suonerebbe come uno schiaffo per il nostro settore zootecnico, che tra l’altro sta mettendo in campo uno sforzo straordinario verso una maggiore sostenibilità delle sue attività, come dimostrano le performance di riduzione di ammoniaca e gas serra registrati negli ultimi anni”.

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