MANTOVA – Chiedono un trasporto pubblico efficiente, condizione essenziale per garantire il diritto allo studio, gli studenti mantovani che questa mattina si sono ritrovati in piazzale Gramsci per sfilare poi in corteo sino a Piazza Martiri.
In duecento circa hanno preso parte alla manifestazione promossa dal Coordinamento Studentesco, Rete Studenti Medi, Fridays for future e altre associazioni del territorio che stanno appoggiando i giovani nella loro lotta per avere un trasporto pubblico migliore.
Durante il corteo gli studenti hanno fatto alcune soste durante le quali hanno ribadito le loro rivendicazioni. Ed è Pietro Casari, del Coordinamento Studentesco, a spiegare che “oggi siamo in piazza per chiedere principalmente più investimenti sul trasporto pubblico da parte di Regione Lombardia:
la nostra provincia ha un servizio scadente, non adeguato e bisogna mettere Apam, Provincia e Agenzia Tpl nella condizione di poterlo migliorare. Servono quindi più soldi ma anche un cambio di mentalità visto che la mancanza di un sistema di trasporto pubblico adeguato è un problema sistemico in tutta la Lombardia ma anche nel resto del Paese. E’ arrivato il momento di rivedere la mobilità. Lo chiedono gli studenti come presupposto per il diritto allo studio visto che se i mezzi pubblici non funzionano, se i prezzi degli abbonamenti sono troppo alti, di fatto viene meno la garanzia del diritto allo studio. Pensare a una nuova mobilità è essenziale poi affrontare la transizione ecologica e abbassare l’inquinamento”.
Le altre richieste sempre legate al mondo scolastico riguardano poi i viaggi di istruzione che quest’anno in tutte le scuole sono stati martoriati da una burocrazia infinita e dal carovita. Tante classi infatti non sono potute andare in gita, altre hanno trovato difficoltà estreme. I viaggi di istruzione sono invece momenti fondamentali durante l’anno scolastico per costruire la comunità studentesca anche all’interno della classe” prosegue Casari.
“Lamentiamo pure una mancanza di spazi per i giovani in tutto il territorio provinciale. Chiediamo infine strutture più adeguate a quella che è la scuola del 2024 perchè capita ancora che ci siano classi costrette a fare lezione in distaccamenti, che spesso sono carenti, privi deìle atrezzature necessarie a una scuola come quella di oggi” dichiara ancora il rappersentante del Comitato studentesco che conclude: “perchè queste ‘stanze’ siano concretizzate abbiamo bisogno di essere ascoltati, quindi vogliamo che i nostri rappresentanti nelle istituzioni non si limitino a riempirsi la bocca di parole come ‘giovani’ e ‘futuro’ senza dar loro un seguito, ma inizino a prendere delle decisioni in favore dei cittadini più giovani”.
La manifestazione non aveva assolutamente sigle politiche. Vi hanno partecipato però il consigliere regionale dem Marco Carra e Fausto Banzi, di Alleanza Verdi Sinistra, che hanno ascoltato gli interventi degli studenti.