MANTOVA – E’ arrivata ieri, il 24 novembre a un giorno dalla Giornata contro la violenza sulla donna, la richiesta del pubblico ministero nei confronti di quattro giovani che avrebbero stuprato una 23enne veronese il 23 giugno nei pressi della discoteca Mascara. Lo scorso settembre il gup aveva disposto nei loro confronti il rito abbreviato e dopo quindi un’ora di requisitoria il pm ha chiesto 5 anni e 6 mesi a carico di Nicola Benigno, 22enne calabrese domiciliato a Cadelbosco di Sopra; 5 anni e 4 mesi per Alex Benigno, 20enne di Cutro, e Salvatore Gaetano, 21enne di Cutro, e infine 5 anni e 2 mesi per Raffaele Iembo, 23enne nato a Crotone ma residente a Gussola, l’unico dei quattro a non rendere dichiarazioni spontanee circa la ricusazione di ogni responsabilità a loro addebitata. Per la parte civile invece la richiesta risarcitoria rivendicata è constata in 140mila euro totali, 100mila in favore della presunta vittima e 40mila al padre. Il prossimo 22 dicembre si procederà quindi per repliche e sentenza. Stando alle ricostruzioni investigative Nicola Benigno accampando la scusa di voler accompagnare a casa la presunta vittima l’avrebbe in realtà costretta a subire un rapporto completo non protetto, mentre gli altri del branco attendevano di subentrargli. Terminata la violenza la giovane sarebbe stata caricata in auto e quindi abusata di nuovo durante il tragitto prima di venire abbandonata alle 5 del mattino nei pressi di Bonferraro.
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