PEGOGNAGA – «Bambini al buio durante la sirena, costretti a restare nella cameretta nascosta. Adesso…». Foto e didascalia ce li ha inviati via whatsapp col proprio satellitare da una scuola dell’infanzia dove insegna nella città di Lutsk, la pegognaghese IlariaTorelli, da dieci anni cittadina ucraina. Li ha inviati ieri alle 12,15, poco prima dell’ora della mensa. I bimbi, come ormai da succede da dieci mesi, vivono l’evento tra paura e gioco e mentre piovono le bombe russe sulla città cantano a squarciagola per metabolizzare il tragico impatto degli ordigni su case e terreno, avendo interiorizzato il messaggio di morte che portano. Lutsk è una città dell’Ucraina nordoccidentale, capoluogo dell’oblast’ di Volinia nel distretto di Luc’k. E’ una delle più antiche dell’Ucraina e prima del 2017 contava 213.950 abitanti. Oggi sono ottantamila in meno a causa dell’invasione russa. Molti gli amici di Ilaria che a Pegognaga vivono di riflesso l’improvvida emozione.
Riccardo Lonardi