SUZZARA – Orario, problematiche collegate alla sicurezza sul lavoro, organizzazione del lavoro, la carenza di organico e problematiche contrattuali sono al centro dell’ennesima vertenza aperta dal Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (SULPL) per la Polizia Locale di Suzzara.
“Dopo un anno dalle prime problematiche segnalate all’amministrazione – afferma il responsabile territoriale Luca Falcitano – il SULPL è costretto nuovamente a riaprire lo stato di agitazione del Comando e a coinvolgere nuovamente la Prefettura in un tentativo obbligatorio di conciliazione” che si terrà oggi a Mantova.
“Vi è stata chiusura totale dell’amministrazione – prosegue il SULPL – alle nuove istanze portate avanti dagli Agenti circa le problematiche contrattuali legati a indennità specifiche di servizio, alla pensione integrativa, al welfare integrativo con polizze assicurative che possano garantire agli operatori le coperture assicurative garantite dallo stato alle altre forze di polizia e agli orari di lavoro e ferie in quanto gli agenti oltre a vedersi le ferie organizzate da mesi respinte a metà giugno, ad oggi sono costretti ad usufruire delle ferie solo un agente alla volta in periodi che non siano sovrapposti ad altri agenti”.
“Sugli orari di lavoro va rilevata una evidente presa di posizione del Comando che all’indomani della Proclamazione dello stato di agitazione ha improvvisamente provveduto a modificare gli orari di servizio in modo unilaterale. Va rilevato che lo stesso Comandante Cantoni, nonostante le diverse richieste del Sindacato ha rifiutato il confronto, preferendo modificare gli orari di lavoro del servizio con conseguenti problematiche che si ripercuoteranno sul funzionamento della stessa polizia locale che sul fronte contrattuale”.
“L’amministrazione ha alzato un muro davanti alle legittime richieste degli Agenti – conclude il sindacato – ed anzi ha preferito provvedere alla modifica dell’orario di servizio all’indomani della proclamazione dello stato di agitazione. Queste azioni unilaterali buttano benzina sul fuoco. Siamo pronti al dialogo, ma nel caso siamo già pronti ad azioni sindacali concrete.”