MANTOVA -“I tagli ai contributi per le persone con disabilità in condizioni gravi e gravissime, deciso dalla giunta regionale a fine dicembre sono stati solo parzialmente corretti dopo le numerose proteste delle associazioni e delle forze del centrosinistra in Consiglio regionale.
Noi continueremo questa battaglia in ogni contesto istituzionale, chiedendo che vengano ripristinati quei 7 milioni che a nostro avviso ancora mancano per coprire i tagli applicati dal momento che dal 1 giugno non si è pronti per compensare i tagli dei contributi con i servizi che devono essere erogati dai comuni. Con questa battaglia non viene meno da parte nostra il principio, giusto, della presa in carico della persona, ma a fronte di servizi concreti che ancora ancora non si conosce quali siano. Il taglio operato dalla Giunta Fontana il 28 dicembre scorso è andato a colpire le persone con disabilità e i loro familiari. La destra sostiene che i sussidi saranno sostituiti da nuovi servizi, ma il problema è che questi nuovi servizi non ci sono e certamente non potranno essere realizzati in pochi mesi, vista la scarsità di risorse economiche e di personale e dalla data in cui saranno effettivi i tagli dei contributi, cioè dal 1 giugno”.
“Un passo avanti della Giunta Regionale ha migliorato la situazione dopo quanto deliberato in dicembre – dice Marco Carra – ma non va ancora bene, mancano 10milioni di euro per essere tranquilli”.
“Non chiediamo tanto, in un bilancio enorme come quello della Lombardia – gli fa eco Davide Casati – sappiano che non è facile reperire fondi, ma si può tagliare da qualche altra parte, non sulla disabilità che crea non pochi problemi alle famiglie”.
Il tema è stato affrontato dai consiglieri regionali Pd Marco Carra e Davide Casati, rispettivamente la componente la Commissione Sanità e capogruppo Pd in Commissione Sostenibilità sociale e Famiglia nel convegno organizzato dal consigliere mantovano Carra slll’Arci Donini sui tagli alla disabilità e l’ impegno del PD in regione Lombardia.
I dati
In Lombardia sono 23.900 le persone con disabilità grave e gravissima, su 10 milioni di lombardi; accedono alla misura B1 11mila 600 persone, di cui 749 tra Mantova e Cremona;
della misura B2 usufruiscono 12 mila persone in Lombardia, di cui 1200 nell’ambito di Mantova e Cremona.
“Di fronte a questi numeri – dicono Carra e Casati – sono inaccettabili i tagli applicati e solo parzialmente corretti. Stiamo parlando di poche centinaia di persone che per accedere a contributi senza l’integrazione delle risorse, devono sottostare a liste d’attesa”
“Basterebbe destinare lo 0,03% del bilancio regionale – concludono – la quota che manca per inertizzare i tagli e dare maggior sostegno a queste persone, in particolare per i loro caregiver, gli assistenti personali che prestano assistenza continua.
Troviamo assurdo il fatto che la giunta Fontana non impieghi neanche lo 0,03 per cento del bilancio di Regione Lombardia per riparare ai tagli”
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