Tariffe Rsa di Pegognaga, il vicesindaco Lui fa chiarezza sulle polemiche della minoranza

Il sindaco Matteo Zilocchi e il vice Antonio Lui

PEGOGNAGA – Antonio Lui, vicesindaco con delega ai servizi sociali, ritiene non costruttive le critiche della minoranza consiliare e soprattutto le pesanti accuse del segretario Pd Marco Carra sulle concessioni fatte al nuovo gestore della Rsa Bovi, definendole “infondate”.
Assieme al sindaco Matteo Zilocchi, ha quindi convocato una conferenza stampa per smontare gli attacchi. «A seguito delle accuse di poca trasparenza – dichiara -, mosse da RiAttiviamo Pego, l’Amministrazione comunale sottolinea che il 24 giugno la Commissione di vigilanza della Rsa, composta dai rappresentanti dei familiari degli ospiti, dei gruppi consiliari, del Comitato Bovi, dei sindacati, é stata informata sulle nuove rette e sulla necessità di rivedere il piano economico-finanziario della struttura. Inoltre: il consiglio comunale, approvando le variazioni di bilancio il 28 settembre, é venuto a conoscenza del minor gettito a seguito della riduzione del canone di concessione, causa emergenza Covid. La deliberazione di giunta del 29 ottobre (oggetto delle critiche dell’opposizione e del Pd, n.d.r.) non fa altro che formalizzare quanto definito nel complesso procedimento d’esame. Orbene: né in consiglio, né in commissione di vigilanza non sono stati posti né quesiti né eccezioni in merito». Precisa «Il nuovo gestore ha presentato il piano finanziario a supporto dell’offerta economica, includendo le nuove tariffe in aumento di circa 6 euro posto letto in stanza doppia e 5,20 in stanza singola, sulla base del capitolato d’appalto predisposto dalla precedente amministrazione». A questo punto la nuova amministrazione ha ritenuto troppo onerose le nuove tariffe, applicabili dal 1 febbraio ’20 rispetto a quelle in vigore. Ma non ha potuto eccepire perché il capitolato prevede “La retta giornaliera per tutta la durata contrattuale non potrà essere superiore all’importo medio delle rette minime provinciali” e le rette di Pegognaga risultano inferiori alla media. «Gli atti di gara inoltre – sottolinea Lui – non prevedono differenziazione tra residenti e non residenti, con la conseguenza che l’aumento risulterebbe maggiore per i cittadini di Pegognaga. Le nuove tariffe comprendono però servizi prima non compresi, come parrucchiere, podologo, psicologo e niente anticipo di caparra». L’emergenza Covid verificatasi 23 giorni prima della nuova gestione, ha causato l’interruzione di molteplici attività: l’accesso di nuovi ospiti, tant’é che di 60 posti-letto erano occupati 49; del Centro Diurno ne hanno fruito soltanto 2 dei 15 abituali. Cosicché Società Dolce, nuovo gestore, ha chiesto di rinegoziare il contratto. Di qui il nuovo accordo, che Lui spiega «Le tariffe aggiornate verranno applicate ai nuovi ospiti con aumento graduale, differenziando tra ospiti residenti e non residenti». Conclude «A fronte della diminuzione del canone e del rinvio dei lavori negli appartamenti protetti (APA), l’amministrazione comunale garantisce agli ospiti della Rsa e soprattutto agli ospiti residenti, che sono l’80 per cento, in stanza doppia, un minore un minore aumento della retta suddivisa in due momenti: più 2,68 € dal 1° agosto ’20 e più 2 € dal 1° febbraio ’21, con la tariffa inviarata fino al 31 gennaio ’22, per un totale di 4,68 € contro i 6,02 previsti dall’offerta di gara. No alla richiesta di revisione del canone d’affitto fino a fine 2021. Disponibilità invece a ridurlo del 50 per cento fino a fine 2020». Dunque: solo per quest’anno Società Dolce paga centomila euro mensili anziché duecentomila.

Riguardo invece il rinvio del completamento degli appartamenti protetti (APA) e la costruzione del camminamento protetto che congiunge gli Apa alla Rsa, Lui ha detto «L’amministrazione comunale ha segnalato a Società Dolce che nell’offerta tecnica  deve realizzare la pensilina. Intervento, questo, che viene scomputato dall’affitto del complesso strutturale, poiché il Comitato Bovi onlus si assume l’onere della realizzazione, con il contributo integrativo del comune stesso. I termini poi di esecuzione dei lavori a completamento, come da capitolato, degli alloggi protetti (degli otto previsti ad oggi sono agibili ed occupati quattro, n.d.r.), in ragione della mancata richiesta da parte di nuovi utenti, abbiamo accordato che decorrano dal 1 febbraio 2021, con la possibilità di fare i lavori a stralci funzionali».

Riccardo Lonardi