Telefono Giovane a Mantova: una richiesta di aiuto al giorno da ragazzi in difficoltà

Il presidente della Provincia Bottani in visita al Centro Aiuto alla Vita a cui il telefono Giovane fa riferimento

MANTOVA – Ventotto anni di servizio, oltre 30mila telefonate che nell’ultimo periodo di sono trasformate soprattutto in chat e nell’ultimo anno hanno visto 350 contatti, in pratica uno al giorno. Stiamo parlando di Telefono Giovane, servizio del Centro Aiuto alla Vita di Mantova nato nel 1997.
“All’inizio era una linea telefonica – spiega Luisa Costa responsabile del servizio, poi è diventato numero verde, negli anni 2000 siamo sbarcati sui sociale e su internet con le e-mail e ora con le chat su whatsapp. Circa 30mila le telefonate che abbiamo ricevuto, più difficile fare il conto delle chat e dei messaggi vocali che arrivano, ma sono tanti, tantissimi”.
“Abbiamo ragazzi che ci chiamano una volta e poi basta, chi ci chiama o chatta con noi tutti i giorni, chi lo fa per mesi poi sparisce, ma torna appena ha un problema – spiega Silvia Bagnoli – è una linea anonima, si sentono tranquilli di poter parlare del loro problema, noi non facciamo altro che esserci e ascoltarli”.
“La chat su whatsapp adesso è sicuramente la modalità di contatto preferita – prosegue Costa – anche se noi rispondiamo dalle 16 alle 19 i messaggi arrivano a tutte le ore e questo dà una grande libertà ai ragazzi, perchè ci scrivono quando possono o si sentono di farlo e sanno che noi appena possiamo rispondiamo. Alle telefonate ora si arriva per gradi, prima messaggi, poi qualche vocale, ma spesso il telefono spaventa ancora. Apparentemente sembra che ti chiedano soluzioni, in realtà sono in cerca di un confronto perchè in altre situazioni non si sentono liberi di esprimersi o si sentono giudicati”.
Varie le fasce di età che si rivolgono al servizio del Telefono Giovane si va dai 12 anni che hanno principalmente problemi di liti dei genitori, di separazioni, alla fascia 14-16 con problemi di amicizie o amorosi fino ai 25-30 anni. “Abbiamo anche delle punte di 34-35 anni di ragazzi che magari ci avevano contattati da adolescenti e poi ci richiamano, spesso per problemi di coppia o di relazioni, poche dipendenze. Tra le problematiche anche l’identità sessuale e i disturbi alimentari.
“Abbiamo tanti progetti legati ai ragazzi – conclude Costa – andiamo nelle scuole a partire dalle 3° media ma anche in qualche 5° elementare, abbiamo ragazzi che vengono al nostro centro per il Pcto “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”(gli ex stage o alternanza scuola lavoro) e con loro spesso rispondiamo ai loro coetanei.
“E’ un osservatorio importante sui problemi dei giovani – commenta Marzia Bianchi, presidente del Centro Aiuto alla Vita – non ce ne sono molti altri come il nostro. I ragazzi ci chiamano da tutta Italia, con diverse modalità a seconda delle esigenze. Sono fonte di ispirazione per i nostri incontri nelle scuole, per confrontarsi con i loro coetanei”.
Oggi il Centro Aiuto alla Vita ha ricevuto la visita del Presidente della Provincia, Carlo Bottani ” Ho incontrato quattro donne Marzia, Luisa, Silvia e Marianna, che donano parte della loro vita per il prossimo, tra i servizi mi ha colpito molto il Telefono Giovane, un numero dedicato ai ragazzi che possono chiamare per condividere i propri problemi. E’ fondamentale che realtà come questa vengano conosciute per l’importante lavoro che svolgono per la comunità”.

Tutte le informazioni e i contatti su Telefono Giovane su https://telefonogiovane.it/