CREMONA – Corruzione e peculato. Sono queste le ipotesi di accusa della Procura della Repubblica di Parma nei confronti del direttore di Aipo Meuccio Berselli, di alcuni dirigenti, impiegati e di un imprenditore edile. Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza i dirigenti dell’Ente pubblico avrebbero ricevuto denaro in cambio dell’affidamento di alcune opere all’azienda.
“Le indagini sono partite dall’approfondimento per un “possibile uso indebito di un’autovettura di proprietà dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po da parte dell’allora Segretario Generale dell’Ente, poi nominato nel luglio 2022 Direttore di Aipo” – si legge nel comunicato delle Fiamme Gialle.
Da qui sono partiti i pedinamenti ed è stato proprio durante uno di questi che i finanzieri hanno assistito ad un incontro tra il Direttore di AIPO e un imprenditore di Parma di un’azienda che si occupa di movimento a terra e costruzioni e che negli anni si è aggiudicata diversi lavori per Aipo al termine del quale il primo ha ricevuto una busta. L’immediato controllo dei finanzieri ha consentito di verificare il contenuto della busta consegnata: 3mila euro. Le indagini sono continuate, così come lo scambio di buste che non ha coinvolto solo Berselli, ma anche un’impiegata.
A questi si aggiungono 23mila euro trovati nella casa di Cremona di un dirigente che lavora nella sede distaccata di Aipo in via Carnevali.
Le presunte mazzette in cambio di appalti sono i fatti più eclatanti dell’indagine per corruzione effettuata dalla Guardia di Finanza di Parma, coordinata dalla Procura della città emiliana. Indagine cominciata con l’ipotesi d’accusa di peculato contestata al direttore Berselli 61 anni, geologo, natali a Sorbolo (Parma) per l’uso improprio dell’auto di servizio dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po Po Abdpo), di cui è stato segretario generale fino a marzo 2022.
Dopo Berselli l’inchiesta si è allargata a cinque indagati: ad un funzionario Aipo di Cremona, al rappresentante legale dell’impresa edile e alle due impiegate che avrebbero partecipato ad uno scambio di tangenti monitorato dai finanzieri.
Mercoledì scorso è stato il giorno delle perquisizioni nelle sede madre di Aipo a Parma, in quelle distaccate di Cremona e Reggio Emilia, e nelle abitazioni degli indagati con il sequestro del denaro.
Il Comitato di Indirizzo di Aipo, formato dagli Assessori delle quattro Regioni costitutive (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto) si è riunito ieri urgentemente e all’unanimità ha deciso di chiedere le dimissioni del Direttore Meuccio Berselli da cui si attende riscontro nelle prossime ore. Il Comitato di indirizzo di Aipo, a tutela dell’Agenzia e delle istituzioni che rappresenta, si riserva di assumere ogni altra decisione in relazione all’evolversi dell’indagine.