ROVERBELLA – Un incontro per aggiornare gli amministratori riguardo la terza corsia dell’A22 tra Verona Nord e l’innesto con l’A1, con un occhio alle conseguenze di un progetto di tale impatto sui territori che andrebbe a coinvolgere. Di questo e di molto altro si parlerà nell’incontro convocato per il 29 gennaio alle 20 all’Auser di Roverbella (via dell’Artigianato 25), promosso da Daniele Marconcini e dalla sua “Lombardi nel mondo”. All’incontro sarà presente anche Studio 4 ingegneria srl, con sedi a Sommacampagna e Bologna, che porterà testimonianze dirette sulle procedure di esproprio e di impatto sul territorio delle opere in programma. L’incontro si propone di verificare le iniziative, a tutela delle parti in causa e dei soggetti espropriati, e aprire un costruttivo dialogo con operatori, istituzioni e cittadinanza. Un coordinamento più che mai necessario, tra gli enti pubblici mantovani e veronesi, secondo gli organizzatori, perché l’opera potrebbe portare ad un incremento dell’attività estrattiva (cave), alla creazione di opere compensative con variazioni urbanistiche (strade collaterali, aree agricole che potrebbero diventare dei poli logistici e produttivi) e a possibili tentativi di infiltrazioni mafiose. Ancora troppo poco si sa di questo allargamento dell’autostrada, e occorre una gestione nella massima trasparenza – osservano gli organizzatori – perché sarà un’opera che porterà a conseguenze che andranno calibrate.
Gli espropri riguarderanno 18 comuni: 6 veronesi, 8 mantovani, 2 reggiani e 2 modenesi. Si tratta di Sona, Verona, Sommacampagna, Villafranca di Verona, Vigasio, Nogarole Rocca, Roverbella, Mantova, San Giorgio Bigarello, Borgo Virgilio, Bagnolo San Vito, San Benedetto Po, Pegognaga, Gonzaga, Reggiolo, Rolo, Carpi e Campogalliano. Sono oltre 300 gli espropriati, tra privati cittadini, enti, comuni e società. Lo scopo dell’incontro è appunto quello di dare una puntuale informazione a sindaci e cittadini.