Test sierologici a pagamento in laboratori privati: atteso domani il si della Regione. Chi risulta positivo dovrà fare il tampone

Test sierologici a pagamento in laboratori privati: atteso domani il si della Regione. Chi risulta positivo deve fare il tampone

MANTOVA  E’ attesa per domani la delibera con cui la Giunta di Regione Lombardia  dovrebbe dare il via libera all’effettuazione di test sierologici, sia quelli con analisi del sangue che quelli cosiddetti “rapidi”, anche da parte di aziende private, che saranno a pagamento. E una volta approvata, la delibera sarà immediatamente esecutiva.
La notizia dell’imminente apertura ai test sierologici privati da parte di Regione Lombardia è stata data in anteprima da Il Giornale di Brescia ed è stata poi confermata anche dai vertici dell’assessorato regionale al Welfare.
I laboratori, a cui ci si potrà rivolgere, che devono essere accreditati e autorizzati saranno riportati in un apposito elenco e i dettagli saranno riportati all’interno della stessa delibera.
Potranno accedere all’esame anche i singoli cittadini? Si, stando alle prime indicazioni. L’unica condizione che la Regione porrà sarà l’utilizzo – da parte dei laboratori autorizzati a sottoporre chi lo desidera alle analisi – di test certificati. Non sarà stabilito un costo massimo per la prestazione offerta.
Sarà invece standard l’iter da seguire: chi riceverà un verdetto di positività e quindi risulterà di avere sviluppato gli anticorpi al virus e (avendo superato, in modo sintomatico o non, la malattia) dovrà immediatamente tornare a casa e limitare al massimo i contatti sociali, entrando di fatto in regime di quarantena.
Quindi, dovrà subito contattare il proprio medico di base, che – attraverso la piattaforma informatica – segnalerà la situazione all’Ats.
Questo perché per escludere di essere ancora contagiosi, seppur in assenza di sintomi, è necessario fare il tampone.
Sarà l’Ats, a inserire il nominativo della persone nell’elenco di coloro che devono essere sottoposti al tampone.
E qui nasce il problema che molti si pongono, perchè si rischia di trovarsi in un imbuto. ad oggi si riescono ad eseguire al massimo circa 10 mila tamponi al giorno e, di questi, una buona parte è per chi è in attesa della negativizzazione. Ci sono le condizioni di fare più tamponi per evitare che dei possibili positivi (che hanno gli anticorpi anti-Covid) restino in attesa per mesi?
In ogni caso, fanno sapere dalla Regione che “la delibera spiegherà nel dettaglio come ci si dovrà comportare in caso di risultato positivo del test sierologico”.