Tonelli su Tari e commercianti: “Vittoria politica”

MANTOVA – Il vicepresidente uscente del consiglio comunale di Mantova, Tommaso Tonelli, oggi nelle file della Lega dà comunicazione dell’ultimo atto relativo alla vicenda TARI e commercianti, lo fa con una lettera di cui riportiamo il testo.

“La delibera di giunta n. 118 pubblicata oggi, ma conosciuta dalla stampa già ieri (e non dai consiglieri comunali, nel pieno rispetto della scorrettezza istituzionale che caratterizza questa giunta), vorrebbe rimediare alla stortura che già il 28 agosto avevo evidenziato, ma con un altro errore. Sono politicamente soddisfatto del risultato politico, che evidenzia l’ennesimo errore di questa giunta. Quest’ultima, smentendo se stessa e deliberando in modo difforme rispetto al Piano Mantova e al protocollo sottoscritto con le categorie, chiede sostanzialmente che con atto dirigenziale si conceda un termine di 30 giorni alle utenze non domestiche per poter regolarizzare la loro eventuale morosità e così beneficiare delle esclusioni dalla tariffa per tre mesi e della dilazione dei pagamenti.
Peccato che il Piano Mantova recepito nella delibera di giunta DGC n. 89 del 29.04.2020 e il protocollo d’intesa con le categorie di qualche giorno prima, prevedano lo sconto dei tre mesi per tutti indipendentemente da eventuali morosità.
Si sono fatti belli davanti alle categorie, per poi fare l’esatto contrario come ora è emerso.
Ed era anche comprensibile quanto contenuto nel protocollo d’intesa, considerato che lo sconto è giustificato dalla circostanza che tali utenze, chiuse per imposizione governativa per la pandemia, non hanno prodotto alcun rifiuto.
E non l’hanno prodotto anche se erano morose e, pertanto, appare paradossale far pagare solo ai morosi (che probabilmente lo sono per oggettive difficoltà) la raccolta di rifiuti che comunque non hanno prodotto.
Nell’immediatezza della mia uscita pubblica sulla stampa del 28 agosto, sindaco, vicesindaco e assessore avevano dichiarato che tutto era corretto. Ora ammettono che non è così. Ma comunque, la linea adottata, anche con questa proroga del termine del 31 luglio, rimane quella caratterizzante questa giunta cd. democratica: sei in difficoltà? Paga anche per ciò di cui non ha usufruito.
Non solo, l’iniziativa della giunta, che tende a neutralizzare ed esautorare il consiglio comunale, è un altro errore procedurale.
Un atto dirigenziale non può modificare una delibera del consiglio comunale che può essere modificata, come è ovvio, solo dal consiglio stesso.
Ma siccome l’iniziativa di convocazione del consiglio arriva da consiglieri dell’opposizione, bisogna assolutamente stopparla ed inventarsi una bestialità pur di non dar corso all’iter corretto. Con la conseguenza che rimane in vigore una delibera di consiglio (la DCC n. 34 del 29.07.2020) che contiene dichiarazioni non veritiere, ovvero il richiamo al contenuto di una delbera di giunta (DGC n. 89 del 29.04.2020 pubblicata però il 01.09.2020), che non era conosciuta e conoscibile dai consiglieri.
Ma vogliono intestarsi anche i rimedi ai loro errori. Così sbagliando una seconda volta”.