MANTOVA/PROVINCIA – Tutto pronto per la 27° edizione di “Per corti e cascine” la manifestazione organizzata da Consorzio Agrituristico Mantovano che permette di vivere la campagna e lo spazio rurale, facendo entrare i visitatori nel mondo dell’agricoltura contadina per far conoscere la fonte del cibo, ma anche per rigenerarsi in ambienti naturali.
L’appuntamento è per domenica 19 maggio in contemporanea con la settimana della bonifica e con le giornate mondiali delle api e della biodiversità.
Tantissime, come ogni anno, le proposte per assaggiare i gusti genuini dei prodotti di fattoria, per scoprire frutti ed ortaggi dimenticati ma sempre nutrienti, degustare i vini delle cantine del territorio, visitare le accoglienti corti e conoscere i lavori agricoli, o fare, semplicemente, passeggiate fra i prati, partecipare a molteplici attività di animazione per bambini e per adulti.
Si può prendere la mappa (scaricabile dal sito Per Corti e Cascine oppure ai mercati contadini o nella sede del Consorzio Agrituristico Mantovano) e lasciarsi trasportare dalla curiosità o dall’ispirazioni girovagando “a caso” per le aziende della provincia. Oppure si possono seguire dei percorsi definiti come
Le Terre della Città Ideale
Tra cultura e agricoltura, questo percorso abbraccia la città di Sabbioneta, quella che viene definita una vera e propria “città ideale”, trasformata a partire dal 1554 da Vespasiano Gonzaga per farla rientrare nei canoni rinascimentali. Oggi la città è riconosciuta Patrimonio Unesco, e è anche terra di importanti produzioni agricole, quali il lambrusco sabbionetano-viadanese.
Strada del vino e dell’olio
Attraversa la zona dell’Alto Mantovano, che da queste parti viene detta “la piccola Toscana”, un susseguirsi di dolci saliscendi che si inseriscono in suggestivi paesaggi, tra vigneti e uliveti: è la “Strada del vino e dell’olio delle colline moreniche”.
Strada del riso
Una pianura calma, placida nel suo dipanarsi tra fiumi, canali e risaie, antiche corti ancora ricche di fascino e malinconici campanili che spuntano dietro gli argini: così si presenta quella parte della provincia mantovana che si estende tra la sinistra Mincio e il confine con il Veneto. L’ingombrante presenza dell’acqua ha segnato profondamente il destino e l’aspetto di quest’area, che fin dai tempi antichi si è votata alla coltivazione del riso. Grazie a questa produzione storica, oggi la gastronomia mantovana può vantare un prodotto di eccellenza: il riso Vialone nano mantovano, ingrediente base di molti piatti simbolo della cucina virgiliana, tra cui il celeberrimo risotto alla pilota, solo per citarne uno, ma senza dimenticare altri prodotti che provengono sempre dall’acqua, e che con il riso hanno creato connubi unici: pesciolini e gamberetti di fiume, pesce gatto, rane, e molti altri.
La città agricola
Città di terra e di acqua, come l’intero territorio che la circonda, Mantova sorge dalle acque dei suoi laghi quasi come un incantesimo. Il fiume Mincio, passando di qui, plasma la forma stessa della città e la abbraccia formando tre specchi d’acqua, che la circondano ad anello. Un tempo c’era un quarto lago, il Paiolo, che fu interrato nei secoli scorsi, e che assieme al lago Superiore, Inferiore e di Mezzo rendeva Mantova un’isola vera e propria. E secondo qualcuno questa indole insulare è rimasta nel carattere della gente di qui, che si chiude all’esterno spesso e volentieri, magari celandosi dietro una cortina di nebbia.
Terre e acqua
Ancora si parla di acqua: siamo infatti nel territorio compreso tra due fiumi, l’Oglio e il Po, caratterizzato dall’abbondanza di corsi d’acqua e zone umide, dove tra l’altro è stato istituito il Parco Oglio Sud, che tutela un ambiente naturale di grande importanza. Le “terre d’acqua” che vi raccontiamo oggi si trovano a cavallo tra la provincia di Mantova e la provincia di Cremona, dove la dominazione gonzaghesca ha lasciato imponenti testimonianze, come Sabbioneta e Rivarolo Mantovano. E così tra mura rinascimentali, ponti di barche, pioppeti e campi coltivati, si incontrano realtà produttive di grande interesse: rose, piante aromatiche, lambrusco, “agri-musica”, e molto altro.
Oltrepò
L’Oltrepò mantovano, che va dalla destra Po fino al confine con l’Emilia.
Il territorio della “Bassa” è dominato dalla presenza del grande padre, il Po, generoso ma terribile nelle sue piene. La vocazione agricola dell’Oltrepò è forte e diversificata, e il risultato sono prodotti di eccellenza, in primis il Parmigiano-Reggiano, solo per citarne uno che è diventato quasi un simbolo.
La manifestazione come da tradizione si svolgerà anche in caso di maltempo.