Traffico, disagi per le partite di calcio e pochi medici i guai di Fiera Catena. Palestra pronta entro l’anno, Mantova Hub nel 2025

MANTOVA – Fiera Catena è uno dei quartieri su cui si è maggiormente concentrata l’attenzione della giunta Palazzi e ieri sera sindaco e assessori hanno fatto il punta della situazione in un incontro con i cittadino tenutosi all’Arci Donini in piazza dei Mille.  I saluti iniziali sono stati da parte del sindaco Mattia Palazzi, il quale ha ricordato i recenti interventi come la nuova piazza del quartiere, dopo l’abbattimento dello scheletro di via Gryson, e soprattutto la nuova scuola Mantegna, inaugurata nel settembre scorso. “Abbiamo fatto molti interventi in questo quartiere – ha ricordato il sindaco – e molti altri sono da portare a termine. Fiera Catena in questi ultimi anni ha cambiato volto”.

La parola poi è passata l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli che ha illustrato alcuni interventi in corso e altri previsti a breve. Tra i più importanti la nuova palestra di via Grayson “già pronta ed attualmente in fase di collaudo – ha detto Martinelli – che presto inaugureremo”. Si pensa entro la fine dell’anno.

La nuova palestra di Fiera Catena da un lato sarà funzionale alla nuova scuola di grado superiore Mantegna, dall’altro la realizzazione del “palasport” colma la necessità di disporre a servizio della cittadinanza e del mondo delle associazioni sportive, una struttura tecnologicamente avanzata e omologata per basket, pallacanestro, volley, pattinaggio e calcetto a 5, con gradinate per oltre 100 spettatori. L’impianto sportivo sarà dotato anche di un nuovo parcheggio per 35 posti auto. Poi gli spazi per i servizi di supporto, comprendenti gli spogliatoi per atleti, istruttori/giudici di gara e relativi servizi e infermeria. E ancora, deposito attrezzi, locali tecnici, atrio d’ingresso, biglietteria, disimpegni, locali di servizio, locali di supporto e servizi igienici. Lo spazio per il pubblico, invece, prevede posti per gli spettatori (tribune) con servizi igienici, posto di primo soccorso, aree a servizio dell’impianto. Martinelli, infine, ha fatto sapere che si stanno concludendo degli interventi per la sistemazione di alcune vie del quartiere, come via Cappadocia e vicolo Maestro. Inoltre, si sta pensando ad implementare l’illuminazione di Piazza dei Mille.

L’assessore Andrea Murari, invece, ha fatto il punto sul progetto complessivo di Mantova Hub, nell’area San Nicolò, rimodulato secondo la variante ebraica. “I lavori per il completamento dell’area sono ripresi – ha detto Murari –. Qui c’è il più alto investimento fatto sulla città, oltre 40 milioni di euro dei quali soltanto il 10 per cento a carico dell’Amministrazione comunale”. L’assessore ha ricordato i lavori che si stanno apportando ai capannoni, attualmente in fase di svuotamento, per realizzare il polo dedicato alla formazione, gestito con UniverMantova, con corsi post diploma a cura di Its e post-laurea su materie scientifiche realizzato in collaborazione con UniMoRe, come il corso di Chimica Verde. Un altro padiglione sarà quello dedicato al sociale e gestito da Aspef, con alloggi protetti, ed un altro ricettivo con l’Ecostello. Naturalmente gli interventi saranno “pensati” ricostruendo la memoria storica dell’area, come la zona archeologica e la casa della memoria, compresa la valorizzazione del cimitero ebraico. Gli interventi dovrebbero terminare come da programma entro la fine del 2025.

La parola, infine, è passata ai residenti che, dopo aver apprezzato i lavori fatti dall’Amministrazione per il quartiere, hanno fatto presente alla Giunta alcune criticità. Innanzitutto, il traffico intenso sull’asse corso Garibaldi-via Trieste, ma anche su strade interne come via Gradaro “che andrebbe riqualificata”. All’ordine del giorno anche i disagi creati ai residenti del quartiere durante le partite di calcio del Mantova al Martelli, tra chiusure, blocchi e modifiche al transito e sosta. “Ci sentiamo ostaggi e confinati nelle nostre case” hanno lamentato alcuni cittadini.
Questi hanno chiesto “una mano” all’Amministrazione anche sul delicato tema della scarsa presenza di medici di famiglia. Ne sono rimasti due su quattro. Due medici di base, infatti, sono andati via dal quartiere, creando un problema specialmente per le persone anziane. Altro punto la sicurezza, sulla quale si chiede un controllo più accurato e preventivo da parte della Polizia locale. Infine, sono stati richiesti anche alcuni cestini che non sono presenti in molte vie del quartiere, il sindaco Palazzi ha fatto sapere che presto ne arriveranno.