Tragedia a Curtatone: è morto lo pneumologo Giuseppe De Donno

Tragedia a Curtatone: è morto il pneumologo Giuseppe De Donno

CURTATONE – Una tragedia che sta lasciando la gente sgomenta: Giuseppe De Donno, lo pneumologo mantovano diventato celebre per le sue battaglie pro terapia del plasma contro il Covid-19, è morto. E’ stato trovato privo di vita nel pomeriggio.
Si è suicidato impiccandosi.
A fare la tragica scoperta è stata la moglie Laura intorno alle 18 nella loro casa di Curtatone. Ha trovato il marito senza vita, si era impiccato in una stanza che era stata trasformata in una palestrina all’interno della casa. Non risulta al momento che abbia lasciato qualche scritto in cui abbia spiegato i motivi del suo gesto

UNA VITA PER LA MEDICINA 

Giuseppe De Donno, per gli amici “Pino”, era nato a Mantova nel luglio di 54 anni fa ed era cresciuto a Eremo di Curtatone. Dopo essersi diplomato al Liceo Classico “Virgilio” aveva intrapreso gli studi in Medicina e Chirurgia e si era laureato con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Modena. Poi si era specializzato in Malattie dell’Apparato Respiratorio. Da quasi trent’anni lavorava con passione e dedizione al servizio della Pneumologia della Fisiopatologia Respiratoria. Il primo incarico a Modena, poi l’approdo all’ospedale Carlo Poma a metà anni ’90 dove si è da subito distinto per la sua professionalità. Una lunga carriera la sua che lo ha portato a raggiungere il primariato nel 2018.
Poi nella primavera del 2020 lo scoppio della pandemia da Covid-19, De Donno che diventa il paladino, il simbolo della terapia con il plasma iperimmune per combattere il virus. Per lui si accendono i riflettori dei social e dei media nazionali, viene insignito di premi importanti da parte di associazioni e istituzioni di tutta Italia, ma inizia anche una stagione dei veleni che per lui si traduce da subito in una sofferenza quotidiana.
Lo stress per i mesi passati giorno e notte in prima linea a cercare di salvare i malati di coronavirus, la battaglia per portare avanti le terapie in cui credeva così come aveva fatto durante tutta la sua vita professionale, un fardello pesante che di certo aveva contribuito alla sua decisione di lasciare il Poma, quell’ospedale a cui aveva dedicato tutta la sua vita, per diventare medico di medicina generale a Porto Mantovano.
Aveva preso servizio il 5 luglio e tantissimi cittadini si erano messi in fila pur di poter diventare suoi pazienti.
Sembrava che tutto stesso procedendo per il meglio e che De Donno avesse finalmente riacquistato quella serenità che gli mancava da tempo. Purtroppo non era così.
Giuseppe De Donno lascia nel dolore la moglie Laura, i figli Martina e Edoardo, e la sorella Luciana.
A Curtatone, dove la gente lo ricorda fin da quando era bambino, era sceso anche in politica: era stato infatti vice sindaco durante l’Amministrazione Badolato e poi Consigliere comunale.

 

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