MANTOVA – Con la fuoriuscita del personale PNRR prevista entro un anno, il Tribunale di Mantova rischia il collasso. La scopertura del personale amministrativo a tempo indeterminato oggi tocca il 54%, dato che segnala una crisi strutturale profonda e mette a rischio l’efficienza e la continuità del servizio di giustizia nel territorio.
Il timore dei sindacati, con la Fp Cgil che ha avviato una campagna di raccolta firme, è che il Governo intenda stabilizzare solo in parte le risorse umane reclutate con il PNRR. A rischio paralisi sono l’Ufficio per il Processo, l’Ufficio Notificazioni, Esecuzioni e Protesti (UNEP), l’Ufficio del Giudice di Pace e il Tribunale di Sorveglianza.
“Se questa ipotesi sarà confermata, si perderanno competenze fondamentali, impoverendo ulteriormente il sistema giudiziario”denuncia la deputata Pd Antonella Forattini, che sulla situazione del Tribunale di Mantova ha presentato una nuova interrogazione al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Le richieste della parlamentare dem riguardano le iniziative che il Governo intende adottare per garantire la stabilizzazione integrale del personale tecnico‑amministrativo assunto con fondi PNRR presso gli Uffici del Processo e i tribunali, e se sia prevista l’integrazione dei profili “addetti Ufficio per il Processo” nelle piante organiche ministeriali.
Si richiede inoltre quali misure saranno adottate per garantire la continuità operativa e la tutela del know‑how acquisito, evitando dispersione delle competenze negli uffici giudiziari, anche aprendo un confronto con i sindacati e con i rappresentanti dei lavoratori per definire un piano condiviso di stabilizzazione ed evitare scelte unilaterali e disallineate con le esigenze delle Corti.