Troppi incidenti sull’Asolana, le Province di Mantova e Brescia scrivono all’Anas

MANTOVA – Rassicurazioni scritte in merito a tempi di intervento e modalità di finanziamento per la messa in sicurezza della ex statale 343 Asolana nel tratto che va da Asola ad Acquafredda nel bresciano.

Sono quelle che chiedono le Province di Mantova e Brescia in una lettera inviata in questi giorni al Direttore Generale di Anas e per conoscenza al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e all’assessore alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi per una situazione che suscita preoccupazione nella cittadinanza e nelle imprese di un vasto territorio produttivo attraversato da questa arteria stradale.

“Riteniamo doveroso mobilitarci – scrivono i presidenti delle due Province nella missiva sottoscritta anche dai Sindaci di Asola e e Acquafredda, dal Presidente della Commissione Trasporti della Camera On. Raffaella Paita, dal Vice Presidente della Commissione Trasporti al Senato Adriano Paroli e dal Presidente della Commissione Trasporti di Regione Lombardia Claudia Carzeri – per una situazione che nei ritardi delle istruttorie burocratiche legate al passaggio di proprietà delle ex S.S. dalle Province ad ANAS, ha portato all’estrema urgenza di provvedere ai circa 10 chilometri di strada da Asola ad Acquafredda, per una percorrenza di circa 7,2 km in provincia di Mantova e circa 3 km in provincia di Brescia.

“Solo alla fine del mese scorso, finalmente, è stato siglato l’atto di cessione dalle Provincie ad ANAS, ma non è assolutamente immaginabile attendere oltre per inserire nei capitoli di manutenzione straordinaria la tratta in oggetto visti i frequenti incidenti stradali, alcuni anche particolarmente gravi. Problemi accentuati da un trasporto pesante in continua crescita”.

I firmatari della lettera ribadiscono anche che “sono a disposizione tutti gli elaborati progettuali e i piani di fattibilità delle diverse ipotesi di intervento elaborate dalle amministrazioni provinciali e regionali che, pronte da anni al passaggio di proprietà via via ritardato per responsabilità non proprie, non hanno individuato i finanziamenti necessari per la riqualificazione della ex Ss 343. A ciò certamente va aggiunto il peggioramento dei bilanci delle Province legato alla riforma Del Rio che ha portato gli enti a dolorose scelte negli interventi da realizzare premiando strade che sicuramente sarebbero rimaste nel patrimonio provinciale”.

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