MANTOVA – Il Mantovano punta sulla competitività dei prezzi per scongiurare il calo delle presenze turistiche, ma se nell’Alto, più vicino al Garda amato dai turisti nordeuropei, il Ferragosto segna il soldout pressoché totale negli agriturismi, si registra un calo medio negli alberghi cittadini del 10%, nonostante i prezzi siano sostanzialmente in linea col 2022, in netta controtendenza rispetto al trend generale. Il turismo tutto sommato tiene, ma non mancano le legittime preoccupazioni di Federalberghi e Terranostra.
L’ALTO FA DA TRAINO. MA CI SONO PREOCCUPAZIONI PER L’AUTUNNO
Meno italiani, tantissimi tedeschi, diversi arrivi da Olanda, Francia, Repubblica Ceca e Polonia. Soldout per le strutture ricettive agrituristiche di Terranostra Mantova per il periodo di Ferragosto, che abbracciano per la maggior parte l’Alto Mantovano. Come accaduto per altre mete, il trend è un po’ quello che riguarda tutta la Penisola, con gli italiani che hanno accorciato sensibilmente la permanenza, soppiantati dalla clientela straniera del Nord Europa. “Siamo rimasti competitivi rispetto alla media delle strutture del Garda – dice Giuseppe Groppelli, presidente di Terranostra Mantova -, contenendo gli aumenti dei prezzi, che però non abbiamo potuto evitare in toto. Questo ci ha consentito di registrare il sold out in questo Ferragosto. Da notare come le attività di un agriturismo abbraccino uno spettro più ampio rispetto ad una struttura alberghiera, dovendo investire anche sull’azienda agricola, e dunque pure le produzioni dirette hanno risentito dell’inflazione e delle problematiche portate dal maltempo. Soffrono le vendite dirette, specie per quanto riguarda gli italiani, invece mantengono numeri interessanti per quanto riguarda gli stranieri. La preoccupazione, per quanto ci riguarda, è rivolta all’autunno, quando il flusso di turismo straniero solitamente si interrompe: se continueranno a mancare i turisti italiani si rischia di registrare cali vistosi”.
Soldout anche nelle strutture di Terranostra del Basso Mantovano, più orientate sul solo ristoro: “Nella Bassa si è mantenuto un buonissimo rapporto qualità prezzo, i clienti prediligono l’alimento a chilometro zero che è di ottima qualità. Avvantaggiate le strutture che possono sfruttare spazi esterni. Anche qui, però, la preoccupazione è rivolta a quanto potrà succedere a settembre, se non ci sarà una ripresa del turismo italiano”.