Tutti identificati i ragazzini autori della maxi rissa di viale Risorgimento: 14 denunciati solo 2 sono maggiorenni

MANTOVA – Rissa aggravata, lesioni personali, porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere: sono queste le accuse formulate contro i 14 ragazzi, due maggiorenni e gli altri minorenni che il 1° marzo scorso sono stati protagonisti di una maxi rissa in viale Risorgimento nella quale un 17enne era rimasto ferito.
I fatti risalgono a 2 mesi fa, quando, una pattuglia di agenti del Comando di Viale Fiume è intervenuta in viale Risorgimento per sedare una rissa tra una trentina di ragazzi.
Alla vista degli agenti, arrivati con sirene e lampeggianti, i ragazzi si sono dispersi dileguandosi in varie direzioni e un gruppo di questi si è diretto verso gli attigui giardini di Viale Te, nei pressi dei chioschi.
Qui un gruppetto continuava la rissa e un giovane 17enne, è rimasto a terra ferito, colpito al volto da un oggetto metallico, da alcuni descritto come un tirapugni. Il ragazzo, rimasto a terra incosciente, veniva trasportato al vicino pronto soccorso in codice giallo.
Una decina i ragazzi subito identificati, per gli altri è servita l’analisi delle telecamere di video sorveglianza che hanno permesso di dare un nome e un volto a buona parte dei giovani coinvolti, proprio grazie alle telecamere è stato individuato un  17enne che estraeva dal giubbino una accetta che brandeggiava e utilizzava durante la rissa. Anche dalle analisi di alcuni video apparsi sui social, ormai di dominio pubblico, alcuni dei ragazzi identificati si facevano ritrarre con in mano una maglia insanguinata che esibivano con vanto.
Dall’ispezione dei luoghi della rissa  è stato successivamente rinvenuto anche un manico in legno da utensile da cantiere della lunghezza di 50 cm.
Non è da escludere che la maxirissa del pomeriggio fosse la conseguenza ed il seguito di
un’altra rissa verificatasi al mattino, intorno alle 07.30, sempre in Viale Risorgimento, per
fortuna, questa volta, senza conseguenze.
La perquisizione dell’abitazione del giovane non ha permesso agli agenti del Gruppo Operativo, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura e dai colleghi della Polizia Locale di Curtatone di rinvenire l’accetta, ma sempre grazie alle telecamere di sorveglianza è stato possibile trovarla in un raccoglitore dei rifiuti all’interno del parco Te, dove il ragazzo la aveva buttata dopo la violenta rissa.
Il corposo fascicolo delle indagini  è ora al vaglio della Procura della Repubblica dei Minorenni di Brescia, che, da subito, si è mostrata decisa a dare un segnale affinché i coinvolti nella rissa non rimanessero impuniti, vagliando l’adozione di eventuali provvedimenti. Anche la Procura della Repubblica di Mantova assume la stessa posizione per i due maggiorenni partecipanti alla rissa.

 

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