Ugl: “In Apam negato il diritto di voto per il rinnovo della Rsu”. Dito puntato contro la commissione elettorale

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MANTOVA – In Apam l’Ugl, Federazione Nazionale Autoferrotranvieri, è la sigla sindacale di gran lunga più rappresentativa ma questo sembra non bastare al sindacato per poter procedere al rinnovo della Rsu dell’azienda.
“A marzo c’era la scadenza naturale della Rsu, abbiamo chiesto di organizzare le votazioni per il rinnovo ma ci siamo sentiti rispondere che se ne riparlerà a settembre per via dell’emergenza Covid” spiegano Ugl e Ugl autoferro Mantova che hanno illustrato in una lettera quella ritenuta una lesione “dei fondamentali diritti costituzionali: il diritto di voto”
“Ci troviamo, nella spiacevole situazione di veder negato a tutti i lavoratori di Apam il diritto di poter accedere alle urne e far sì che la parola di quasi 400 lavoratori, stanchi di una gestione sindacale dell’attuale Rsu, giunta ormai alla propria naturale scadenza, possa trovare nuova linfa, nuove idee, nuove spinte e di riformarsi con rinnovato spirito di collaborazione e soprattutto democraticamente. Il tutto, vietato da una commissione elettorale confusa, disunita e labile, che accampa scuse quali “l’emergenza Covid ” e la mancata sicurezza nello svolgimento di un diritto così semplice, così veloce, ma al contempo così grande e così bello come un semplice voto di preferenza” sottolineano dal sindacato.
“Il tutto nonostante nessuna norma, nella fitta selva dei decreti, ora più che mai , vieti lo svolgimento di elezioni a livello sindacale (molte aziende in tutta Italia, e in tutta la Lombardia hanno potuto votare, senza alcun impedimento di sorta). Questa inamovibile presa di posizione non permettere a molti lavoratori, i quali ricordiamo , nemmeno nei momenti più grigi e strazianti di questa pandemia si sono fermati, guidando e guidati , con professionalità ed uno spirito di senso del dovere encomiabile, le centinaia di mezzi pubblici che ogni giorno permettono a migliaia di persone di potersi muovere in totale sicurezza, di poter esprimere uno, se non il migliore, dei diritti fondamentali di ogni uomo e donna in questo Paese. Vogliamo che questa nostra lettera , rappresenti il grido di giustizia e di voglia di cambiamento di decine e decine e non solo, di iscritti Ugl, fiduciosi di un sindacato che è dei lavoratori e per i lavoratori. E come tale chiediamo che la loro voce sia udita il più lontano ed il più forte possibile. Noi ci siamo, anche in questo caso. Più forti che mai” conclude l’Ugl.