MANTOVA – La notizia sta girando velocemente come le polemiche conseguenti: a breve un Centro culturale islamico si insidierà nell’ex Sala Giochi in Galleria Ferri. I residenti della zona sono sul piede di guerra sia perchè la zona è già tra quelle più critiche della città per i problemi di sicurezza, sia perchè “ai più non è sfuggito come in altre città i centri culturali islamici si siano rivelati con il tempo delle moschee camuffate” Tra questi il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale a Mantova Pier Luigi Baschieri. “Questo è il vero timore dei residenti che sono in grande agitazione per le conseguenze che potrebbero derivare dalla prossima apertura del centro per nulla condivisa con le istituzioni e nemmeno con i condomini. L’ordine pubblico in Galleria Ferri è già precario, lo dimostra il fatto che la zona è presidiata da più di un mese dalla Polizia Locale e già in passato dalle forze dell’ordine che avevano risposto alla richiesta di aiuto dei cittadini per le frequenti risse tra baby gang ed altri fenomeni di microcriminalità verificatesi nel centro cittadino” sottolinea il consigliere comunale.
“E’ chiaro che locali con una superficie così ampia sono destinati ad ospitare per le numerose attività a favore della comunità islamica, èriunioni con un gran numero di associati. Non si tratta di un appartamento ma di un locale che doveva essere adibito in passato a garages per i residenti del centro storico ed in passato era stato una sala giochi che aveva creato non pochi grattacapi alla sicurezza della zona. Oggi quello spazio non lo vuole nessuno, difficile aprire un attività commerciale sotto terra. Così come sarebbe ancora più difficile presidiare un circolo religioso posizionato in un bunker” prosegue Baschieri.
Anche il sindaco Mattia Palazzi per la verità, così come riporta La Voce di Mantova, non sarebbe d’accordo con l’apertura del centro islamico in Galleria Ferri e avrebbe già chiesto spiegazioni agli uffici del Comune competenti. “Ho chiesto di approfondire la materia dal punto di vista normativo e edilizio, e dal primo esame, sia delle norme regionali che nazionali, non sembra nemmeno possibile” dichiara il sindaco.
“La normativa urbanistica in materia di centri religiosi è stata più volte modificata dagli interventi della Corte Costituzionale, sta di fatto che nemmeno il Comune considera quell’area privata idonea per ospitare una struttura di quel tipo. Nei prossimi giorni cercheremo di convocare i residenti per capire quali iniziative intraprendere onde evitare un potenziale defatigante contenzioso con la proprietà dell’immobile. Resta il fatto che in questa città è assente una pianificazione urbanistica dettagliata degli insediamenti religiosi, che sarebbe opportuno condividere anche con i Comuni dell’hinterland, onde evitare che nascano situazioni difficile gestione come quelle ipotizzate in Galleria Ferri” conclude Baschieri.