Un migliaio alla marcia per la Pace, ebrei e musulmani sfilano fianco a fianco

MANTOVA – Una marcia silenziosa, una marcia senza colori e senza bandiere, è la marcia per la Pace, organizzata dalla Diocesi di Mantova ma anche da laici e dall’Agorà delle religioni che si è svolta questa sera per le vie del centro. La partenza in piazza Martiri, l’arrivo in piazza Sordello, ad aprire il corteo i ragazzi degli scout.
Presenti tanti cittadini, rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, della comunità ebraica, di alcune delle associazioni islamiche insieme a due famiglie musulmane, siriane,  attualmente ospiti della parrocchia di Gonzaga, alcuni dei ragazzi pakistani arrivati dalla rotta balcanica. L’anno scorso erano stati aiutati dalla Caritas durante l’inverno con colazioni, accoglienza notturna e pomeridiana, dei sindacati, di Anpi, tanti ragazzi e cittadini. Circa un migliaio le persone che, con il lumino in mano, hanno attraversato la città.
“Noi abbiamo scelto come strumento difronte al rumore della guerra quello del silenzio – spiega Matteo Amati, direttore della Caritas Diocesana – perchè crediamo che poter manifestare in silenzio sia un gesto rivoluzionario rispetto a quello che vediamo nel mondo di oggi con gesti eclatanti, il silenzio invece è un luogo di riflessione per ricordare tutti i popoli che sono in guerra, l’idea nasce da quello che sta accedendo in Israele e Palestina, ma vogliamo ricordare tutti i popoli che sono in guerra”.
“Io una bandiera l’ho portata – commenta il primo cittadino Mattia Palazzi – è la fascia tricolore perchè sono qui non solo come cittadino, ma anche come Sindaco perchè è giusto che la città sia a fianco di una iniziativa dove tante persone, anche diverse da tanti punti di vista, dicono una cosa sola: non possiamo rassegnarci ad un mondo di guerra, di violenza e di terrorismo. Quello che è successo con l’attacco terroristico di Hamas temo possa aprire una nuova stagione di terrorismo, quindi c’è un tema che riguarda la pace, il diritto internazionale, i diritti umani ed è fondamentale tenere unite le nostre comunità perchè non esplodano dentro alle comunità violenze tra parti diverse”.
A sfilare in corteo anche il Vescovo di Mantova, Marco Busca: “il mio messaggio è che ci sia anche il silenzio dei sentimenti di violenza di aggressività che porterà anche al silenzio delle armi e dei pianti di tante mamme e di tanti bambini e giovani che muoiono sotto i colpi di una guerra insensata frutto dell’arroganza e della politica del terrore”.
Presente anche Aldo Norsa, presidente della Comunità Ebraica: ” Il valore della pace è universale, per cui riguarda tutti, non toglie quello che è successo, ovviamente, diciamo che la pace è una prospettiva positiva per tutti, oggi è la marcia della pace per cui non è il caso di esprimere posizioni di parte, si marcia tutti insieme”.

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