Una chat di inclusione sociale con la Polisportiva Andes. In prima linea anche Katia Turina e la sua arte

L'autoritratto di Katia

MANTOVA – Attività in chat con i ragazzi ed ragazzi della Polisportiva Andes H: un metodo, sostenuto dal progetto RI – ABILITA’ di cui è capofila l’Associazione Donnextrà, che vede gli operatori organizzare attività di inclusione sociale. Un’iniziativa che ha permesso ai ragazzi di restare in contatto quotidiano con loro e le loro famiglie, proponendo laboratori delle attività da loro predilette.

Tante le attività promosse: si passa, infatti, dalla cucina alla danza, dal disegno alla scrittura. Successo per il laboratorio di pittura ha messo in luce il talento di Katia Turina che si è impegnata in un autoritratto che la mostra a casa, in quarantena, mentre attende di tornare al lavoro ed alla danza, di cui è grande appassionata. Dopo il devastante incidente stradale avuto quando aveva solo 22 anni che l’ha lasciata, fra le altre cose, afasica, Katia ha ricominciato lentamente a riprendere le sue passioni: la moda, la danza e la pittura.

Katia partecipa, infatti, alle attività sportive ed artistiche organizzate da Polisportiva Andes H ed in particolare, alla danza col gruppo del maestro Pietro Mattioli ed al laboratorio creativo diretto dallo stesso coreografo mantovano. Oggi 45enne, la donna ha pubblicato la seconda edizione del suo libro “Io, Katia” in cui, aiutata da logopedisti e facilitatori, racconta il suo difficile percorso per riprendere a vivere, la lotta contro l’afasia, la depressione e il ritorno alla vita.