Uno sportello a Pegognaga negli obiettivi della BCC di Rivarolo Mantovano

Da sinistra Paolo Beccari Carlo Bottani Flavio Delbono e Matteo Zilocchi

PEGOGNAGA – La Banca di Credito Cooperativo di Rivarolo Mantovano aprirà uno sportello anche a Pegognaga. Affinché il progetto sia accolto dalla comunità laurenziana si sono mobilitati il presidente della Provincia Carlo Bottani, il docente universitario di origine sabbionetana Flavio Delbono dell’ateneo di Bologna, il sindaco Matteo Zilocchi, nonché lo staff dirigenziale della BCC, Lorenzo Gorni presidente, Paolo Beccari direttore generale e numerosi collaboratori. Notevole l’interesse che ha suscitato il progetto, presentato in sala civica Bombetti gremita di operatori economici, imprenditori, dirigenti di cooperative e di consorzi. Perché una nuova banca a Pegognaga? L’ha motivato con presupposti di ordine primariamente sociale e non di meno economico e pratico, con una vera e propria lectio magistralis, Delbono, che, già sindaco di Bologna, conosce bene sia il mondo politico che la pubblica amministrazione.
Il prof è partito analizzando alcune parole chiavi: globalizzazione, che ha incentivato mercati e flussi migratori, con più effetti negativi che positivi; sviluppo, processo di armonizzazione, non sinonimo di crescita, ma porta in sé il concetto di promozione umana, tant’è che «la crescita senza sviluppo non è un bene». Globalizzazione e velocità d’informazione hanno accresciuto la solitudine, male del secolo non risolvibile con un aumento dei servizi. Vi sono poi altri fattori negativi responsabili dell’invecchiamento dell’Italia, accresciuto dalla denatalità, dalla diminuita fertilità delle donne, dalla emigrazione della nostra gente qualificata. Il vuoto potrebbe essere compensato dall’immigrazione, che però è di gente poco qualificata. Creare quindi presupposti di maggiore vivibilità locale, facilitata da un’imprenditoria capace ed operante se a sua volta assecondata da istituzioni pubbliche e banche. Qui sta il ruolo più importante: il contatto diretto con la comunità locale. E’ con l’interlocuzione che si abbattono il muro della solitudine, le difficoltà economiche, le carenze strutturali. La banca deve essere tra e con la gente. Sul tema solitudine s’è soffermato anche Bottani spiegando come la comunità deve sentirsi famiglia. Zilocchi ha detto «La comunità deve saper valorizzare le persone quindi instaurare reciprocità. C’è bisogno d’interlocutori che comprendano le istanze del territorio». Gorni ha sottolineato che la BCC essendo nata per volontà della gente, alla gente è sempre stata vicina, privilegiando il contatto diretto. La foto finale s’è trasformata in una palese metafora: l’abbraccio tra direttore generale della BCC Beccari, il presidente della Provincia Bottani, il docente universitario Delbono e il sindaco di Pegognaga Zilocchi, intende trasmettere il messaggio che sviluppo e crescita di un territorio dipendono dalla stretta collaborazione tra comunità locale, comprensorio provinciale, credito cooperativo e università.

Riccardo Lonardi