Vaccino anti Covid, in Lombardia solo il 2,7% di dosi effettuate rispetto a quelle ricevute: è uno dei dati più bassi

Vaccino anti Covid, in Lombardia solo il 2,7% di dosi effettuate rispetto a quelle ricevute: è uno dei dati più bassi

La Lombardia parte al rilento con le somministrazioni di vaccino anti-Covid. A dirlo sono i dati del Ministero della Salute che evidenziano come sono solo 2.171 le dosi somministrate sulle 80.595 distribuite, il che si traduce con solo il 2,7% di dosi disponibili somministrate.
E con questi dati la Lombardia si pone tra i fanalini di coda in Italia con distanze molto importanti rispetto alle Regioni che stanno facendo meglio guidate dal
34,8 % del Trentino, al quasi 21% del Lazio, quindi 17,3% della provincia di Bolzano, il 16,3% del Friuli Venezia Giulia, 14,7% del Piemonte, 13,6% dell’Umbria, 12,8% della Toscana
e così via fino a giungere alle posizioni più basse della classifica.
Finora fanno peggio della Lombardia sul fronte somministrazioni solo Basilicata, Calabria, Sardegna, Val D’Aosta e Molise.
“Il confronto con altre Regioni è disarmante” commenta il consigliere regionale del M5S Marco Degli Angeli – Evidentemente al Pirellone l’anno inizia il 19 gennaio (data del primo consiglio Regionale), sempre con molta calma. Di sicuro la geniale strategia ‘Ponzio Pilato’ elaborata dal duo Fontana&Gallera non sta funzionando. In Lombardia, infatti, la direttiva che la Regione ha inviato alle 65 strutture hub incaricate della campagna vaccinale è semplice e chiara: fate come volete”. Rilancia il suo collega Gregorio Mammì , sempre dei Cinque stelle che sottolinea: “Al netto della logistica sul trasporto delle dosi, l’interruzione della catena del freddo e il tracciamento con GPS, serviva attivarsi per tempo per consentire alle strutture di operare al meglio, dando delle linee guida chiare. Invece l’unica cosa che ha fatto la Giunta lombarda è stata pubblicare le foto delle passerelle degli assessori al Vax day, temo che tutto questo possa diventare la solita ‘Gallerata’. Cosa succederà quando avremo maggior numero di dosi e la necessità di coprire le sempre maggiori richieste da parte dei cittadini? Lo scorso dicembre andavano fatte meno foto di propaganda e più fatti. Un piano di vaccinazioni straordinario richiede un impegno straordinario, non possiamo permettere che il centrodestra si preoccupi di fare propaganda, invece, di pensare all’organizzazione delle nostre strutture”.