Vaccino anti-Covid, quando toccherà a anziani, malati cronici e a tutti gli altri

Stiamo monitorando molto da vicino i dati sulla variante indiana e ci sono evidenze promettenti sulla possibilità che i vaccini a mRna siano in grado di neutralizzarla

MANTOVA – E’ terminato il Vaccino day che a Mantova ha visto somministrare le prime 50 vaccinazioni ad operatori sanitari (vedi: Al Poma fatte le prime 50 vaccinazioni anti-Covid, il primo è stato il medico di famiglia Parenti. “Vaccinarsi è fondamentale” ), nei prossimi giorni si procederà sempre con le vaccinazioni dei 4 mila addetti di Asst Mantova, della sanità privata, e del personale e degli ospiti delle Rsa. E intanto l’attenzione è già alle tappe che, soprattutto dalla primavera all’autunno, scandiranno la vera e propria vaccinazione di massa. L’Ansa riferisce che “si punta a una copertura dell’80%”

I VACCINI IN ITALIA 

In totale l’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi, il 13,4% dell’Ue, “dotazione sufficiente per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte”. Novità importanti arrivano dall’Inghilterra per il vaccino sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford: è “efficace al 95%”, come quelli già approvati di Pfizer e Moderna, “ed è in grado di eliminare al 100%” i sintomi gravi che portano ai ricoveri per Covid-19, dice al Sunday Times Pascal Soriot, ad di AstraZeneca. Secondo il giornale, il via libera delle autorità britanniche al vaccino arriverà “entro giovedì” mentre la sua distribuzione dovrebbe avvenire a partire dal 4 gennaio.
Del vaccino protagonista del V-Day di Pfizer-BioNTech, sono previste 27 milioni di dosi: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo. Un evento pubblico dedicato ai cittadini l’8 gennaio porterà invece 10,8 milioni di dosi del vaccino di Moderna: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo. Ai 38 milioni di vaccini certi Pfizer e Moderna bisogna aggiungere quelli ulteriormente opzionati che l’Ue sta negoziando con le stesse due case farmaceutiche, e poi gli altri che arriveranno in approvazione. Per AstraZeneca opzionate sono state 40 milioni di dosi
Alla fine dei processi autorizzativi l’Italia potrà contare, in caso vadano tutti a buon fine, anche su 26,92 milioni di dosi per il contratto con Johnson&Johnson. “Vale” invece 40,38 milioni di dosi il contratto con Sanofi e 30,28 milioni di dosi quello stipulato con CureVac. In arrivo forse per l’estate anche il vaccino tutto italiano di Reithera in collaborazione con lo Spallanzani. Si tratta di uno dei 65 vaccini in fase clinica che ha completato la fase 1.

LE TAPPE DELLA VACCINAZIONE 

Ma quali sono le categorie che verranno vaccinate prioritariamente? Le prime circa 10 milioni di dosi (8,749 milioni di Pfizer e 1.346.000 di Moderna appena ci sarà in via libera Ema) nei primi tre mesi del 2021 serviranno a vaccinare le categorie individuate come prioritarie, ovvero gli operatori e lavoratori sanitari e socio-sanitari (1.404.037 di persone), il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (570.287) e gli anziani over 80 (4.442.048). Subito dopo sarà la volta di uomini e donne di età compresa tra i 60 e i 79 anni (pari a 13.432.005 di persone) e della popolazione con almeno una comorbidità cronica (7.403.578). In primavera ed estate (secondo e terzo trimestre) toccherà a insegnanti e personale scolastico, e le altre categorie di popolazione appartenenti ai servizi essenziali come Forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità. Nel quarto trimestre tutti gli altri.