Vaccino, la Francia rinuncia: flop di Pasteur dopo Sanofi . E per l’Europa si inizia a parlare del russo “Sputnik”

Johnson & Johnson.

L’Istituto Pasteur, il più importante organismo di ricerca francese, ha annunciato oggi di aver deciso lo stop allo sviluppo del suo principale progetto di vaccino contro il Covid-19, in partnership con il gruppo Merck (MSD), poiché i primi test hanno mostrato che è meno efficace di quanto si sperasse.
Pasteur, è il secondo centro di ricerca francese ad annunciare il flop dopo il laboratorio Sanofi, che a dicembre ha fatto sapere che il suo vaccino è in ritardo e sarà pronto soltanto a fine 2021, anche in quel caso per risultati meno buoni del previsto.
Nel caso del vaccino Pasteur in collaborazione con l’americana Merck, “le risposte immunitarie indotte si sono rivelate inferiori a quelle osservate nelle persone guarite da un’infezione naturale e a quelle osservate con i vaccini già autorizzati” contro il Covid-19 ha spiegato l’istituto francese.
Brutte notizie dunque quelle in arrivo dalla Francia per quanto riguarda i vaccini e che non mancheranno di avere riflessi sulle forniture nei Paesi europei che aspettano con sempre più impazienza il via libera da parte dell’Ema a AstraZeneca mentre si comincia a parlare di vaccino russo “Sputnik” anche per l’Europa per aumentare il numero di dosi da somministrare per raggiungere l’immunità di gregge. “Somiglia molto a quello di AstraZeneca e se siamo in difficoltà, va bene anche il vaccino russo”, ha detto Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto Mario Negri di Milano, intervenendo alla trasmissione Uno, nessuno, 100Milan su Radio24. Su “Sputnik ho visto il lavoro, perché la rivista Lancet ce lo ha fatto vedere prima che fosse pubblicato. È un lavoro non perfetto, ma fa vedere che il vaccino sostanzialmente funziona”

 

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