MANTOVA – Il magone di Cittadella è stato venduto. Oggi c’è stata infatti l’apertura delle buste da parte del curatore giudiziale che ha proceduto all’aggiudicazione. Lo scheletro, chiamato ex Moietta, sarebbe stato venduto per un milione e 200 mila euro e, a comprarlo, sarebbe stata una nota catena di supermercati.
Intorno alla struttura nei mesi scorsi si era creato un forte interesse oggi testimoniato dal fatto che la cifra a cui è stata aggiudicata è ben più alta del prezzo a base d’asta c fissato a 340 mila euro + Iva.
L’edificio, per il quale il vecchio piano attuativo prevedeva una media struttura di vendita insieme ad uffici, è del resto in una posizione molto appetibile visto che è prospicente a un importante asse viabilistico, a ridosso dei due rondò di Cittadella.
Lo stabile, che ha una superficie di 4 mila metri quadri, fu costruito da Moietta (che in molti ricorderanno con il suo negozio di elettrodomestici in città) e risale alla fine degli anni ’80. Era stato destinato in un primo tempo a magazzino di materiale elettrico, poi una volta venduto alla società House&Lot nel 1995 la destinazione d’uso cambiò e divenne sia commerciale che direzionale. Subentrarono poi le crisi, l’edificio non venne mai completato e per trent’anni divenne uno dei numerosi simboli del degrado della città.
Uno di quei magoni che l’Amministrazione Palazzi si è impegnata a far sparire o a rigenerare sin dall’inizio del primo mandato. Negli anni sono infatti stati demoliti gli scheletri di via Grayson a Fiera Catena, le ex serre a Borgochiesanuova, l’edificio dei parcheggi al quartiere Due Pini, il palasport di Porta Cerese, il magone di Colle Aperto mentre si è proceduto al recupero dell’ex ceramica, delle palazzine a Borgochiesanuova, e di piazzale Mondadori. Ora con l’acquisto del magone di Cittadella un altro pezzo importante di rigenerazione urbana potrà essere concretizzato.