Tre carabinieri sono morti nell’esplosione avvenuta oggi durante uno sgombero in una casa rurale del comune di Castel d’Azzano (Verona) nel corso delle prime ore del mattino. L’esplosione ha provocato il crollo della struttura. Ci sono tredici feriti tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco.
Un uomo e una donna, fratello e sorella, che occupavano il casolare dove si è verificata l’esplosione, sono stati fermati nell’immediatezza: si tratta di Dino Ramponi, 63 anni e Maria Luisa Ramponi, 59 anni. Nella casa con loro abitava anche un terzo fratello, in un primo momento irreperibile e poi catturato. Sono tutti italiani: si tratta di Franco Ramponi, 65enne, allontanatosi dopo l’esplosione, che è stato rintracciato dai militari del Nucleo Investigativo in una campagna di sua proprietà ed è stato fermato, senza opporre resistenza.
UN OCCUPANTE DEL CASOLARE SI COSPARSE DI BENZINA NEL 2004 PER EVITARE LO SGOMBERO
A quanto si apprende, uno dei tre occupanti del casolare nel veronese, dove oggi si è verificata l’esplosione in cui sono morti tre carabinieri, già nel 2004, in occasione del precedente sgombero, si era cosparso di benzina per evitare le operazioni delle Forze dell’Ordine.
LA PROCURA PROCEDE PER OMICIDIO PREMEDETIATO, SI VALUTA IL REATO DI STRAGE
La Procura di Verona guidata da Raffaele Tito procederà per omicidio volontario premeditato, – mentre “ci sono alcuni aspetti da valutare” per contestare la strage – nei confronti dei tre fratelli, tra cui una donna, sospettati di aver innescato l’esplosione in cui hanno perso la vita tre carabinieri e diverse persone sono rimaste ferite.
CHI ERANO I TRE CARABINIERI MORTI
I carabinieri morti erano il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, 56 anni, Comandante della Sos del 4° battaglione Veneto; il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, anche lui 56enne, e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, 36enne. Gli ultimi due prestavano servizio a Padova, mentre l’altro a Mestre. Lo riferisce il sindacato Sim Carabinieri che “esprime il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei tre colleghi dell’Arma dei Carabinieri
PIANTEDOSI: “BILANCIO TRAGICO”
“È un bilancio molto doloroso, drammatico e tragico. Era un’operazione congiunta di polizia e, nel corso di quest’operazione, nel momento dell’accesso forzoso fatto all’interno di questo appartamento, i testimoni raccontano che è stato subito percepibile l’odore del gas e qualche istante dopo c’è stata la deflagrazione“, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi alla trasmissione ‘Uno mattina news’, con immagini esclusive del Tg1 sull’esplosione avvenuta a Castel d’Azzano.
Un episodio come questo, ha aggiunto il ministro, “segna la difficoltà di questo lavoro, la complessità, la potenziale pericolosità che dietro ogni operazione di questo tipo si nasconde: perché talvolta si fanno delle operazioni che celano poi queste insidie. È probabile che qualcuno all’interno abbia attivato una bombola del gas, e si è creato il presupposto per la deflagrazione”.
“STIMATI COLLEGHI”
“Siamo vicini, con commozione e rispetto, alle famiglie dei militari deceduti, ai colleghi feriti – ai quali auguriamo una pronta e completa guarigione – e a tutti coloro che in queste ore stanno operando tra le macerie con il consueto coraggio e spirito di servizio. È un giorno di lutto e dolore profondo per tutta l’Arma e per chi, come noi, ne rappresenta ogni singolo appartenente” riferisce il sindacato Sim Carabinieri che “esprime il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei tre colleghi dell’Arma dei Carabinieri.
“Di fronte a una simile tragedia, non è il momento delle polemiche né delle strumentalizzazioni, ma del silenzio, del rispetto e della vicinanza concreta. Nel ricordo rimangono tre Carabinieri valorosi, solari e sempre disponibili. Stimati e amati dai colleghi dove prestavano servizio e dalle comunità, hanno onorato l’uniforme con umiltà, dedizione e altruismo, fino all’estremo sacrificio”, si spiega in una nota. “Il dolore per la perdita dei nostri tre colleghi – dichiara Antonio Serpi, Segretario Generale SIM Carabinieri – è profondo e colpisce tutta la famiglia dell’Arma. A nome del SIM Carabinieri esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie e un augurio di pronta guarigione ai colleghi feriti. In momenti come questo, il nostro dovere come Sindacato è essere presenti, offrendo sostegno reale e tutela concreta. Il SIM Carabinieri si mette a completa disposizione dei familiari e dei colleghi coinvolti, offrendo ogni supporto attraverso le proprie strutture territoriali e i Dipartimenti competenti. Oggi l’Italia perde tre servitori dello Stato. Il loro sacrificio non sarà dimenticato”.