MANTOVA – A otto mesi dalla proclamazione dello stato di agitazione da parte della Rsu di stabilimento, la Filctem Cgil di Mantova torna a denunciare la persistente situazione di criticità all’interno del sito produttivo. Secondo il sindacato, le azioni messe in campo dall’azienda si sono rivelate insufficienti e non rispondenti alle richieste avanzate da novembre.
Le carenze di personale, sottolinea la sigla sindacale, continuano a compromettere la gestione operativa e il rispetto degli orari di lavoro precedentemente concordati. Nonostante alcuni nuovi ingressi, si prospettano ancora mesi di ricorso sistematico allo straordinario, soprattutto in vista del periodo estivo, per garantire la continuità produttiva e la sicurezza dell’impianto. “È inaccettabile che un’azienda che si presenta come attenta al benessere dei dipendenti imponga invece turnazioni anomale, proprio in un periodo come quello estivo, cruciale per la conciliazione tra vita e lavoro”, afferma la Filctem Cgil. In molte aree produttive, l’assenza di risposte tempestive sugli organici impedisce ancora oggi il rispetto dell’orario pattuito, con un aumento del carico di lavoro imposto ai dipendenti senza alcun accordo preventivo con le Rsu.
Il sindacato lamenta anche ritardi nel riconoscimento delle qualifiche professionali dovute, nonché l’insufficienza delle assunzioni programmate rispetto alle esigenze effettive dello stabilimento, tanto per i turnisti quanto per i giornalieri. Particolare preoccupazione viene espressa anche sul fronte della Ricerca. In merito all’assetto organizzativo dell’Hoop e dell’Impianto Pilota, la Filctem segnala la mancanza di riscontri concreti. “Come temevamo, Hoop non ha portato nuova occupazione nel sito di Mantova ma ha solo riorganizzato le risorse esistenti, spostandole da un impianto all’altro”, spiegano i sindacalisti. La temporanea chiusura dell’Impianto Pilota – sottolineano – appare ormai definitiva, con il conseguente spostamento di competenze verso il riciclo chimico, una produzione che, secondo quanto riportato, non avrà collocazione né nel sito mantovano né nel resto della filiera nazionale, alla luce delle scelte industriali di chiudere i cracking.
Sul piano delle relazioni industriali, il clima si fa sempre più teso. La Filctem segnala la totale assenza di confronto con l’azienda, evidenziando anche la mancata convocazione di un incontro richiesto lo scorso novembre per discutere delle prospettive produttive all’interno del Piano di Trasformazione presentato un mese prima. “In assenza di investimenti e di un dialogo costruttivo, il destino dello stabilimento appare segnato: un progressivo ridimensionamento produttivo, in atto già da anni, che sembra ormai irreversibile”, denuncia il sindacato. A peggiorare il quadro, anche un clima sindacale fortemente deteriorato: “Siamo rimasti quasi gli unici a denunciare le contraddizioni aziendali. Le divergenze tra sigle sindacali hanno paralizzato l’azione collettiva, tra comunicati ritirati, posizioni smentite, e confronti mai avviati. Una situazione che ha costretto la Rsu Filctem Cgil a rassegnare le proprie dimissioni, ora in attesa di ratifica”.
Alla luce di quanto esposto, la Filctem Cgil di Mantova conferma lo stato di agitazione e rinnova il sostegno ai lavoratori che si oppongono all’imposizione di turni straordinari. Il sindacato si riserva inoltre di intraprendere ulteriori azioni di mobilitazione.