MANTOVA – Sui 220 autobus della flotta di Apam saranno installati entro l’anno sistemi di rilevazione audio video che rimarranno sempre in funzione. L’installazione dei microfoni inizierà dagli autubus urbani, dove si verificato il maggior numero di aggressioni ed episodi di violenza nei confronti del personale Apam. Si prevede che questi potranno essere tutti dotati della nuova strumentazione già a inizio della prossima estate, e poi si passerà a quelli extraurbani.
“Un impegno forte a favore della sicurezza degli utenti del trasporto pubblico e dei lavoratori di Apam che è stato sancito da un accordo siglato con le Rappresentanze sindacali al tavolo organizzato presso Confimi Apindustria Mantova” si legge in un comunicato diffuso al termine dell’incontro odierno tra le Rsu di Apam, le segreterie territoriali di Filt-Cgil, Faisa-Cisal, Fit-Cisl, Uilt – Uil, Usb, Ugl-Fna e la Direzione Apam capeggiata dall’Amministratore delegato Claudio Garatti.
“Sulla base delle sollecitazioni del Prefetto, delle istituzioni e delle forze dell’ordine, Apam ha deciso di procedere con l’installazione sulla propria flotta autobus di sistemi di rilevazione audio e video in modo da poter fornire alle forze dell’ordine, in caso di richiesta, le registrazioni relative agli eventi che si verificano a bordo. Le immagini saranno gestite nel rispetto della normativa in tema di privacy e di quella sul divieto di videosorveglianza dei luoghi di lavoro”
Praticamente si potrà accedere alle registrazioni solo qualora accadano episodi di violenza e su indicazione dell’autorità giudiziaria.
“Le Rsu presenti al tavolo con le Segreterie territoriali dei sindacati hanno concordato con la Direzione di Apam sulla necessità di intervenire per porre un freno agli eventi di aggressione sugli autobus a tutela degli utenti e soprattutto dei lavoratori coinvolti.
Unanime è stata anche la conferma dell’impegno di Apam e Organizzazioni sindacali a farsi parte attiva nei confronti delle istituzioni e delle forze dell’ordine per richiedere un maggior controllo sugli autobus e alle fermate negli orari e nelle zone più a rischio” conclude la nota congiunta.
L’installazione di tutti i sistemi di rilevazione audio video dovrebbe costare circa 500 euro ad autobus.
Contrario all’accordo siglato tra Rsu, sindacati e Azienda si è dichiarato invece il segretario provinciale dei Cobas Tpl Vito Polito che dichiara: “va tutelata la privacy di chi usa un mezzo pubblico in modo civile”. Polito si dice poi preoccupato per il fatto che “anche installando microfoni e telecamere l’intervento delle forze dell’ordine non sarebbe immediato”.