Vittorio Veronesi, un delitto rimasto con troppe ombre. Omaggio al sindacalista di Bancole ucciso 70 anni fa

BANCOLE (PORTO MANTOVANO) 17 maggio 1950, sono passati 70 anni dalla notte in cui Vittorio Veronesi venne ucciso presso Corte Schiarino Previdi a Bancole di Porto Mantovano. Tra il 1949 e il 1950, periodo ribattezzato come il “biennio rosso”, l’agricoltura mantovana fu protagonista come in altre zone del Paese di giorni difficilissimi per la vertenza del patto bracciantile che il governo non era riuscito ad evitare.
Gli scioperi si susseguivano, le forze dell’ordine rispondevano con cariche per disperdere chi protestava, la situazione andava degenerando. Gli agrari come allora venivano chiamati assumevano lavoratori provenienti da altre province o profughi, per garantire i lavori nelle campagne.
Nella notte del 17 maggio 1950 si consumò il dramma: l’uccisione di Vittorio Veronesi, bracciante e attivista sindacale comunista di Bancole, già distintosi come partigiano durante la resistenza. Aveva solo 30 anni.
La versione ufficiale, diffusa dall’Ansa, disse che Grazioli, l’uomo che sparò, e i crumiri  avevano reagito perché ‘aggrediti da un gruppo di individui armati di bastoni”. Fu contestata dal movimento sindacale ma anche dal deputato socialista mantovano Eugenio Dugoni con una mozione alla Camera a cui rispose il sottosegretario agli Interni Bubbio che ribadì la versione ufficiale e concluse esortando “a non drammatizzare i fatti…non è con gli scioperi che si possono risolvere le situazioni”.
Sono il nipote di Vittorio, il giornalista mantovano Gianni Veronesi e lo scrittore, attivista e studioso del movimento operaio Emanuele Bellintani, autore del romanzo “Terra non guerra” ambientato proprio nei giorni di quelle lotte sociali, a farci conoscere la figura di Vittorio, quel che accadde quella notte e gli avvenimenti che ne seguirono.
Crediamo sia un atto dovuto ripercorrere questa pagina drammatica ma al contempo emblematica della storia mantovana del dopoguerra nel 70esimo anniversario, una ricorrenza oltretutto che non potrà vedere cerimonie a causa delle disposizioni anti-covid.

Intervista a Gianni Veronesi e a Emanuele Bellintani

Le due tracce musicali in sottofondo all’approfondimento video su Vittorio Veronesi sono i brani “La valigia” e “Prendete quella canaglia” dedicati proprio al bracciante- sindacalista di Bancole ucciso 70 anni fa. I testi sono di Tullio Bugari,le musiche di Silvano Staffolani. I due brani sono disponibili su youtube