“Without Frontiers”: inaugurato a Lunetta il combo wall dell’olandese Erosie e dell’italiano 108

MANTOVA – L’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia hanno scelto il festival di arte urbana Without Frontiers, Lunetta a Colori di Mantova come tappa inaugurale del progetto HollAndMe – Dutch Street Art In Six Italian Cities.

Realizzato in partnership con INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e in collaborazione con sei ACU – Associazioni per la Creatività Urbana, è un particolare  “viaggio in Italia” che da giugno a ottobre porterà in sei città del Bel Paese la creatività di alcuni tra i più famosi Urban Artist olandesi.

“Siamo onorati di ospitare la prima tappa di questo percorso che vede la collaborazione tra i Paesi Bassi e l’Italia finalizzata a una maggiore diffusione della cultura»: ha dichiarato Simona Gavioli, curatrice del festival mantovano che dal 21 giugno ha visto al lavoro l’artista olandese Erosie e l’artista italiano 108 nella realizzazione di uno speciale combo wall, inaugurato oggi alla presenza delle istituzioni.  Oltre agli artisti, erano presenti gli organizzatori del festival, a partire dal sindaco Mattia Palazzi e dagli assessori comunali Adriana Nepote e Chiara Sortino. Sono intervenuti anche Luca Borriello dell’Osservatorio sulla Creatività Urbana, Simona Gavioli curatrice del Festival, alcuni rappresentanti di rete Lunetta e il vice console olandese Roeland Slagter accompagnarlo da Stefano Musilli, addetto agli Affari Culturali del Consolato Generale di Milano.

L’intervento a quattro mani, dal titolo “Aperta”, è stato portato a termine tra viale Bolzano e viale Marche. L’opera ha declinato il progetto curatoriale di questa VI edizione della manifestazione, dedicata alla congiunzione copulativa “e”, attraverso l’unione dei linguaggi dei due artisti chiamati a confrontarsi con il quartiere di Lunetta. Entrambi hanno lavorato all’evoluzione della lettera, oggetto di studio dei propri percorsi artistici. Erosie e 108 hanno scomposto, mutato e riunito le loro lettere in forme astratte e simboliche in grado di fondersi e, forti delle rispettive specificità, di esaltarsi reciprocamente. Non solo: grazie anche alla posizione strategica dell’edificio, visibile da più punti del quartiere Lunetta e rivolto verso il centro storico, il lavoro definisce simbolicamente l’unione fra Lunetta e il centro di Mantova, andando così a creare un ponte tra nucleo e periferia e destrutturando la tradizionale funzione divisoria dei muri.