Zootecnia bovina da carne: a Mantova un incontro sulle opportunità finanziarie per il comparto

MANTOVA – Quali strumenti finanziari e opportunità di investimento sono oggi a disposizione degli allevatori di carne bovina? A questa domanda proverà a rispondere l’incontro promosso da Coldiretti Mantova e dal Consorzio lombardo produttori carne bovina (Clpcb), in programma giovedì 19 giugno alle ore 10 presso la sede centrale di Coldiretti, in via Verri, 33 (Boma). L’iniziativa si svolge in collaborazione con Crédit Agricole.

Dopo i saluti istituzionali di Fabio Mantovani, Presidente provinciale di Coldiretti Mantova, e di Massimiliano Ruggenenti, presidente del Clpcb, prenderanno la parola diversi esperti per illustrare strumenti operativi e soluzioni concrete. Tra gli interventi previsti, Emanuele Fontana, responsabile del servizio Agri Agro di Crédit Agricole Italia, illustrerà prodotti finanziari dedicati al settore agricolo; Lucia Bellini, responsabile Area tecnica di Coldiretti Mantova, si concentrerà sulle agevolazioni Agea; Pierangelo Guerini di Simec interverrà sulle garanzie offerte da Ismea; infine Marco Carrara, direttore del Codima, parlerà delle coperture assicurative per le epizoozie.

“L’incontro vuole offrire agli allevatori di carne bovina un approfondimento sulle possibilità di finanziamento, per pianificare investimenti e sviluppo aziendale in un momento di grande incertezza”, spiega Massimiliano Ruggenenti. “Le proiezioni per i prossimi mesi indicano un aumento dei costi di produzione per gli ingrassatori, legato soprattutto all’incremento del prezzo dei ristalli.”

Il Consorzio lombardo produttori carne bovina ha recentemente presentato un progetto di rilancio del ristallo su scala regionale, avviato in collaborazione con le stalle da latte. Una strategia condivisa da Coldiretti, Filiera Italia, Anafibj e Regione Lombardia, che punta a valorizzare l’incrocio tra tori da carne e vacche da latte a fine carriera.

“Una scelta che può portare benefici concreti: da una parte offre maggiore redditività alle stalle da latte – sottolinea Fabio Mantovani – e dall’altra garantisce un flusso più stabile di capi per gli allevamenti da carne. L’obiettivo è rafforzare la produzione interna e incrementare il tasso di auto-approvvigionamento, attualmente fermo al 43,7%, un livello troppo basso per assicurare un futuro solido al comparto delle carni bovine.”