A Palazzo D’Arco si scoprono i riti dei salotti coccolati da una prelibata cioccolata calda

MANTOVA – E’ stato per secoli un vero e proprio fenomeno sociale e culturale: il salotto. Quel luogo all’interno delle case dell’aristocrazia prima, e dell’alta borghesia poi, dove le dame mettevano a frutto tutto il loro charme nell’arte del ricevere e dove chiacchiere, gioco e pettegolezzi erano i passatempi preferiti fino a quando nel XIX secolo l’impegno sociale e politico proprio nei salotti prese il sopravvento.
Di tutto ciò si è potuto avere un’idea molto chiara oggi pomeriggio con i due percorsi guidati organizzati a Palazzo D’Arco attraverso i salotti della nobile famiglia mantovana.
E così si sono scoperti i pregiati servizi di porcellana europea o orientale, con i quali venivano serviti tè, cioccolata e soprattutto caffè.
Per quest’ultimo in particolare si abbondava “arrivando – come spiegato da Silvia Tosetti della Fondazione D’Arco – anche a cento tazze di caffè al giorno”.

Chi era più pettegolo tra donne e uomini? “Lo erano entrambi ma in modo differente: le donne più con la chiacchiera, gli uomini con la scrittura” spiega sempre Tosetti che ha ricordato come l’atmosfera dell’epoca sia stata magistralmente descritta ne “Il Giorno” di Giuseppe Parini con la vita del suo “giovin signore”.
Se vi erano i salotti dove donne e uomini trascorrevano le ore insieme, ve ne erano invece altri esclusivamente riservati a quest’ultimi, anche dentro alle dimore private. E qui, dove vi era praticamente sempre a disposizione una biblioteca, ci si sbizzariva a parlare di sport, in particolare di equitazione, politica, si giocava d’azzardo e si fumavano i sigari, i simboli dell’aristocrazia del tempo. Non è un caso se nel XIX secolo (ma quasi certamente anche in quello precedente) faceva la sua comparsa la “smoking jacket”, ovvero la giacca da fumo, che permetteva agli uomini di evitare di impregnare i propri abiti del forte odore di sigaro, assolutamente non gradito dalle donne dell’epoca.
Da quella giacca arrivò poi, com’è facile intuire, lo smoking.

Insomma tante storie e curiosità di un passato lontano ma che ha dato il via a mode e costumi trascinatisi praticamente fino ai giorni nostri. E dopo aver appreso cosa sorseggiavano i signori di un tempo, la visita si è conclusa con un momento di relax durante il quale ai visitatori è stata servita una buonissima tazza di cioccolata calda offerta da “La Maison du Chocolat et.
Una prelibatezza oggi come ai tempi dei nobili salotti, ma oggi divenuta fortunatamente alla portata di tutti. Ce n’è abbastanza per invidiare i visitatori che hanno potuto passare un’ora tra gli splendori di Palazzo D’Arco e sono stati coccolati con la “bevanda degli dei”. Non stupisce che ci siano già molte richieste per ripetere l’iniziativa, cosa che accadrà sabato prossimo con il percorso guidato delle ore 16. Qualora le richieste siano ancora più numerose verrà ripetuto pure il percorso delle 17.